È stato presentato ufficialmente in conferenza stampa nel tardo pomeriggio di mercoledì 23 agosto il programma della Festa de l’Unità di Crema che aprirà i cancelli giovedì 24 agosto presso il podere Ombrianello. Ultime ore di preparativi, tanto sudore e fermento per la kermesse che fino al 4 settembre presenta un programma denso di eventi. È con grande soddisfazione che Matteo Piloni, segretario provinciale PD, ha aperto la conferenza citando le tre parole chiave attorno alle quali si snoda la vita politico – organizzativa dell’evento.
“Grazie, orgoglio, territorio”
Un enorme “grazie” va agli oltre 300 volontari che anche quest’anno prestano la loro opera e senza i quali non ci sarebbe Festa alcuna. Dal primo agosto al 7 settembre assicurano 40 giorni di permanenza attiva al podere per l’allestimento e lo smontaggio delle strutture, degli stand, delle cucine. “Volti, nomi e cognomi che lavorano nell’ombra, ma che esistono, lavorano sodo e sono indispensabili”. Matteo Piloni ha citato poi la parola “orgoglio”. Orgoglio per la qualità di una Festa definita come la più bella sul territorio dai vari ospiti, sia politici che musicali, che si sono avvicendati sui tanti palchi nel corso delle edizioni. Orgoglio per una location, una cascina ottocentesca, che sarebbe bello recuperare. “Una struttura che di per sé è un patrimonio locale”. Orgoglio anche per una Festa che segue un criterio – ha sottolineato Piloni – È la festa della gente, indipendentemente dalla politica, aperta a tutti”. “Territorio”: è la Festa che chiude l’estate e le Feste de l’Unità del territorio, che non esclude nessuno, nei limiti della logistica, che caratterizza la zona, che regala alcune ore di spensieratezza e di riflessioni ai cittadini.
Economia e divertimento
Mauro Giroletti, collaboratore, ha esternato alcuni pensieri, condivisi nel partito, circa l’utilità delle Feste. Emergono le ricadute sull’economia locale, provinciale e del territorio per la presenza di molteplici attività. Ben 20 i punti ristoro, per esempio, attivati in questa edizione con cibi e/o bevande. Ha poi ricordato le due giornate full time, le domeniche, che saranno fitte di attività sia pomeridiane che serali. La prima dedicata al mondo country e la seconda agli amici a quattro zampe, i cani. Quattro palchi assicurano musica di vario genere ed iniziative diversificate come ben specificato nell’opuscolo in distribuzione da alcuni giorni in città.
Spazio ai dibattiti
Cinzia Fontana, deputata PD, ha evidenziato come la Festa si connoti anche come luogo di confronto. Molti gli eventi dedicati alle famiglie ed ai bambini con pupazzi, burattini, animazioni, ma, oltre al divertimento, vi sarà spazio per discussioni e dibattiti. Aprirà il confronto il Sindaco Stefania Bonaldi, il 25 agosto, parlando del distretto della bellezza con Renato Ancorotti e Cesare Baldrighi. Arriveranno a Crema Giorgio Gori ed Alessio Alfieri ad introdurre le attività politiche della fase autunnale ed Ettore Rosato che parlerà della sfida del Partito Democratico per il 2018. Vi saranno poi serate dedicate a temi molto concreti come industria, trasporti, buone pratiche contro gli sprechi e ci si confronterà sul pericolo dei nuovi fascismi con rappresentanti dell’Anpi. “Saranno momenti ricchi di spunti per riflessioni su temi importanti – ha concluso Cinzia Fontana - sia a livello locale che nazionale”.
Musica dal vivo
“Un affiatato gruppo di lavoro presenta 12 sere di musica di qualità – ha assicurato Valentina Di Gennaro, coordinatrice dell’area Birroteca – Saranno un valore aggiunto alla Festa e motivo di richiamo per tanti giovani che potranno ascoltare buona musica gustando birre artigianali”. Riccardo Mineri, collaboratore, ha manifestato la volontà di venire incontro ai moderni trend nella scelta dei gruppi. “Cambiano i gusti musicali, cambia l’offerta. Manteniamo le radici storiche, ma facciamo proposte originali e alternative che spaziano dal rock, al punk, al rap passando per la musica targata anni ’80 e l’elettronica”. Le serate di sabato sono organizzate in collaborazione con associazioni locali.
Sì ai fuochi d’artificio
Al termine sono intervenuti Matteo Piloni, il consigliere regionale Agostino Alloni ed Enzo Benelli, organizzatore, in merito alla polemica, da giorni molto accesa sui social, nata circa l’evento di chiusura della Festa: i fuochi d’artificio. Hanno ricordato che i tradizionali fuochi hanno caratterizzato la serata finale per ben 36 anni. Vi è stata una sospensione di due anni, durante la quale sono stati sostituiti con altri eventi spettacolari, ma non altrettanto apprezzati. La richiesta è stata molto pressante da parte dell’utenza tanto che verranno ripristinati nel rispetto di tutti i commi dell’ordinanza comunale. “Ciò che ha espresso il sindaco è un positivo esempio dell’indipendenza di pensiero rispetto alle decisioni di un partito”. Sensibili ed attenti nella quotidianità ai temi cari alle associazioni animaliste, presenti anche in Festa, gli organizzatori hanno optato per uno spettacolo pirotecnico che sarà introdotto e chiuso da scie luminose e non dai tradizionali tre potenti botti e nel rispetto di tutte le norme.