Il comitato contro l’impianto a biometano di Soresina è pronto a una raccolta firme affinché non venga costruito. È stata inviata ufficialmente al comune di Soresina una diffida affinché venga ritirata in autotutela l'autorizzazione alla realizzazione dell'impianto di biometano in via Persicana. Un documento corposo e dettagliato di quasi trenta pagine, inviato dal legale Cristina Mandelli su incarico del Comitato BiometaNo Soresina, dove si riscontrano numerose criticità nel rilascio di questa autorizzazione, alcune di queste già esposte durante le serate informative.
Trasparenza, traffico e conformità
Come spiega il comitato: “tra queste rientra il procedimento, nel quale, oltre alla totale assenza di trasparenza verso la cittadinanza, si riscontrano alcune anomalie sulle tempistiche e alcune lacune come il mancato invito dei comuni limitrofi che subiranno indirettamente gli effetti dell'impianto con l'aumento del traffico di mezzi pesanti. Manca la conformità urbanistica e quindi le distanze dal centro abitato, il quale si trova a meno di cento metri. Mancano le opere di connessione per l'immissione in rete del biometano: un'opera potenzialmente invasiva in quanto oltre ad essere lunga svariati chilometri vedrà l'esproprio di numerose proprietà. Mancano, a nostro avviso, tutte le autorizzazioni sanitarie e ambientali legate al trattamento dei rifiuti, in quanto la società che realizzerà l'impianto non impiega scarti di propria produzione e soprattutto non riutilizza il digestato in proprie aziende”.
‘Manca il parere di Ats’
“Manca, soprattutto, il parere sanitario di Ats che il sindaco, in quanto responsabile della salute dei cittadini, avrebbe dovuto pretendere e non avvalersi del silenzio assenso, la cui valenza resta dubbia. Questa autorizzazione fa acqua da tutte le parti e ad oggi l'unica certezza è che a farne le spese saranno i cittadini soresinesi. La diffida è stata inviata oltre che al comune di Soresina, anche ad Ats Val Padana, alla provincia di Cremona e ad Arpa, per conoscenza anche al Gse il quale ha recentemente deliberato il finanziamento all'impianto e ai comuni limitrofi che non sono stati coinvolti. Auspichiamo che il comune comprenda con questa azione la portata della sua scelta e faccia un passo indietro accogliendo le nostre istanze, ponendosi dalla parte dei soresinesi dei quali è chiamato a tutelare la salute. A sostegno di ciò, il comitato darà il via ad una raccolta firme che partirà a breve e per le quali saranno comunicate le date nei prossimi giorni, perchè la voce dei cittadini resta il megafono principale di questa battaglia”.