24-02-2024 ore 20:32 | Politica - Crema
di Giulia Tosoni

Crema. Area omogenea cremasca, quarantotto comuni insieme per ''un'unione di intenti''

“Un territorio più unito per una provincia più forte” questo il titolo del convegno organizzato dall’Area omogenea cremasca e dal Consorzio.it tenutosi stamattina al teatro san Domenico di Crema. Sul palco si sono alternati il sindaco Fabio Bergamaschi, il presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni, l’amministratore delegato di Consorzio.it Bruno Garatti, il presidente di Anci Lombardia Mario Guerra, l’assessore regionale agli enti locali Massimo Sertori e il presidente della provincia di Cremona Mirko Signoroni. L’intero incontro è stato moderato da Paolo Gualandris, direttore del quotidiano La Provincia. Beppe Severgnini del Corriere ha fatto invece le conclusioni.

 

Qui per il territorio

In una sala piena è stata sottolineata l’importante collaborazione dei 48 comuni, diventata nel 2023 oggetto istituzionale. “Si tratta di un’iniziativa di interesse per il territorio” ha esordito Gualandris nella sua premessa: “Crema c’è e ci sarà con la più determinata convinzione. Il cremasco senza la città non esiste e Crema senza il cremasco è più debole”, ha aggiunto il primo cittadino. La parola d’ordine del convegno, come sottolineato da Mauro Guerra, è stata “unione d’intenti”, volta a favorire i bisogni non del singolo, ma della comunità.

 

Le sfide dell’Area omogenea

Gianni Rossoni ha spiegato le opere più importanti. “Siamo qui perché vogliamo riflettere sulle sfide istituzionali e politiche dell’Area omogenea, prima fra tutte il riconoscimento come centro di competenza da parte della giunta regionale. In secondo luogo vorremmo creare una comunità di pianura. Attualmente stiamo continuando con le politiche di sviluppo territoriale e con l’alta formazione professionalizzante. Ci piacerebbe creare un distretto del cibo e sviluppare una rete socio-sanitaria territoriale”.

 

Servizi più efficienti 

I servizi sono stati mostrati da Bruno Garatti, che sottolinea come il Consrozio.it sia il “braccio operativo” dell’Area omogenea cremasca. “I comuni identificano nel Consorzio il luogo per essere supportati nella scelta dei servizi. Nel corso degli anni abbiamo installato vari sistemi a varchi nei comuni, fatto nascere un canile, creato piattaforme sovracomunali e pensato a aree di sviluppi futuri, un caso è la nuova caserma dei Vigili del fuoco”. L’obiettivo di Consorzio.it è “garantire la stessa qualità di servizio a tutti i comuni, utilizzando al meglio i fondi del Pnrr”, ha concluso Garatti.

 

I contatti con la Regione

È stata ricordata l’importanza di un ente sottoprovinciale pronto a dialogare con la Regione Lombardia. Per l’assessore Sertori: “spetta all’ente regionale concedere i finanziamenti alle province, ma la provincia è l’ente che pianifica. Concordo sul senso di appartenenzain quanto elemento necessario per evitare centri di potere. Ciò che deve prevalere è il progetto comune sul singolo”. Il convegno si è concluso con l’intervento di Beppe Severgnini, è stato chiesto di fare chiarezza su tutta la comunità cremasca, in quanto i cittadini devono capire con chiarezza “cosa può fare l’Area omogenea cremasca”.

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