24-02-2015 ore 20:37 | Politica - Cremasco
di Stefano Zaninelli

Crema. Difesa dell’autonomia dell’Ospedale Maggiore, i sindaci del territorio cremasco istituiscono il tavolo permanente

In merito alla difesa dell’autonomia dell’Ospedale Maggiore di Crema “la proposta è quella di istituire un tavolo permanente dei sindaci che si occupi di esaminare le ipotesi di riforma della sanità regionale, sondi il terreno con richieste di incontri ufficiali con la direzione dell’ospedale, delle Asl e degli altri enti istituzionali e monitori l’avanzamento dei lavori”. È la proposta avanzata dal sindaco Stefania Bonaldi – in accordo con altri sindaci del territorio – all’assemblea dei sindaci di ieri sera.

 

“Bilancio agrodolce”

“Dopo l’audizione di settimana scorsa in commissione regionale Sanità – ha aggiunto la Bonaldi – e dopo i riscontri forniti venerdì scorso dal presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, il bilancio è agrodolce: nessuno ci ha fornito rassicurazioni definitive, ma hanno semplicemente recepito il nostro contributo. Ad oggi sono state presentate più proposte di riforma della sanità regionale; noi speriamo che in commissione sappiano fare sintesi e redigere un progetto ordinato da declinare sul territorio”.   

 

Ospedali di pari dignità

La difesa dell’autonomia dell'Azienda ospedaliera passa dunque alla fase operativa, ma l’obiettivo dev’essere chiaro: “abbiamo immaginato un percorso che porti al riconoscimento della pari dignità delle due aziende ospedaliere, quella di Crema e di Cremona”. Nessuna “battaglia”, ha assicurato la Bonaldi: l’obiettivo è “l’approvazione di un documento in cui tutti i 115 i sindaci della provincia si pronunciano a favore del sostegno dell’autonomia delle 2 realtà ospedaliere”.

 

Interlocutori positivi

La proposta del tavolo permanente ha ricevuto l’approvazione di Gianni Rossoni, sindaco di Offanengo, che ha messo l’accento sull’impostazione: “rispetto a Regione Lombardia dobbiamo porci come interlocutori positivi. Nei progetti depositati il ruolo delle Asl cambierà: perderà la funzione di programmazione e manterrà quella di gestione. Abbiamo bisogno di un lavoro nel merito, non politico; dobbiamo lavorare per mantenere ciò che abbiamo, attrezzandoci per capire il punto di caduta dei presidi che stiamo gestendo”.

 

Lavoro territoriale

Al tavolo permanente – istituito senza obiezioni – siederà, con tutta probabilità, Aldo Casorati, sindaco di Casaletto Ceredano, che parlando agli amministratori presenti ha spronato a “lavorare con più impegno per il territorio: ognuno di noi fa un gran lavoro per il proprio comune ma il momento particolare che stiamo attraversando richiede uno sforzo collettivo maggiore, perché dopo la riforma delle province e della sanità sarà in questo ambito che si prenderanno le decisioni più dirimenti”. 

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