Porteremo all’attenzione della Commissione sicurezza ed in seguito in consiglio comunale le criticità che riguardano la nostra città”. Come spiega Giuseppe Torrisi, consigliere di Fratelli d’Italia Crema, l’iniziativa s’inserisce nell’ambito della Direttiva del 17 dicembre 2024 del ministro dell’interno Piantedosi inerente ‘Iniziative di prevenzione e sicurezza urbana’. Il tema è stato trattato nei giorni scorsi durante la riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto da Antonio Giannelli.
Furti in appartamento
Durante la riunione sono state condivise “azioni integrate e incisive misure di vigilanza modulate sulle specifiche esigenze dei contesti urbani di Cremona, Crema e Casalmaggiore”. Un focus approfondito, ha fatto sapere il personale della Prefettura, è stato effettuato sui furti in appartamento, calibrando le “misure preventive”, fra le quali “il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza”. I sindaci e il personale delle forze dell’ordine ha condiviso “la necessità di proseguire nell’attività di sensibilizzazione dei privati affinché adottino le necessarie cautele ed idonei sistemi di difesa passiva per prevenire tale fenomeno delittuoso”.
Daspo urbano
I sistemi di monitoraggio dei sistemi di videosorveglianza e lo stato di manutenzione saranno “l’obiettivo principale delle cabine di regia, istituite nell’ambito dei Patti per la sicurezza urbana della città di Cremona e di Crema”. La prossima riunione è fissata per i primi giorni di febbraio. Particolarmente interessante il fatto che “entro la primavera saranno approvate dai consigli comunali di Crema, Cremona e Casalmaggiore le modifiche ai regolamenti di polizia locale”. Come spiegato dal sindaco Bergamaschi il percorso coinvolgerà le apposite commissioni ed i consiglieri comunali. Verrà introdotto un nuovo strumento, per “rendere possibile l’applicazione del cosiddetto daspo urbano nelle zone sensibili di ciascun territorio, appositamente individuate in collaborazione con le forze dell’ordine”.
Marginalità e degrado
Torrisi spiega che la direttiva si pone l’obiettivo è “promuovere un’articolata strategia di prevenzione e contrasto delle condotte illegali riscontrabili particolarmente in alcune aree cittadine spesso connotate da condizioni di degrado urbanistico e sociale, unite a fenomeni di marginalità”. L’esponente di Fratelli d’Italia ritiene “essenziale, per un lavoro propedeutico, effettuare una ricognizione dei propri sistemi di videosorveglianza già in uso e la predisposizione di appositi progetti che possano assicurare il videocontrollo dei luoghi a rischio anche sul piano dei fenomeni di degrado urbano e di microcriminalità diffusa, in cui si insinuano fenomeni come quello dello spaccio di sostanze stupefacenti, della ‘malamovida’, dell’abuso di alcolici, dell’occupazione e vandalizzazione di edifici e spazi pubblici e privati”.
Regolamenti comunali
“Nella Direttiva il ministro dell’interno richiama l’attenzione dei Prefetti sulle potenzialità offerte dai numerosi strumenti che il legislatore assegna a sindaci e autorità di pubblica sicurezza, per prevenire e contrastare l’insorgenza di condotte di diversa natura che, anche quando non costituiscono violazioni di legge, sono comunque di ostacolo al pieno godimento di determinate aree pubbliche, caratterizzate dal persistente afflusso di un notevole numero di persone”. Il riferimento è all’ordine di allontanamento e al divieto di accesso, il cosiddetto daspo urbano: “possono trovare applicazione non solo nei pressi delle stazioni o delle fermate del trasporto pubblico, ma anche in altre aree urbane, specificamente individuate dai regolamenti comunali: ovvero presidi sanitari, istituti scolastici e universitari, siti archeologici, monumentali o di valenza culturale, luoghi di rilevante interesse turistico, aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati e pubblici spettacoli nonché zone adibite a verde pubblico”.
Le aree della città
Secondo Torrisi, entrando nel dettaglio della città di Crema, “oltre ai luoghi di aggregazione quali la stazione ferroviaria, la stazione dei pullman, i giardini pubblici di piazzale Rimembranze, il Campo di Marte, i plessi scolastici più rilevanti, via IV Novembre e via Cremona all’altezza del nuovo ponticello ciclo pedonale, le zone di viale Repubblica e via D’Andrea, già oggetto di divieti di stazionamento emessi dal sindaco”. Per il consigliere di Fratelli d’Italia non va dimenticato che diverse città metropolitane “sono state già interessate dai provvedimenti delle cosiddette “Zone rosse” dove è stato attuato, a cura dei prefetti, il “divieto di stazionare indebitamente nelle zone cittadine ai soggetti che in dette aree assumano atteggiamento aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle aree e risultino già destinatari di segnalazioni all’autorità giudiziaria”.