24-01-2024 ore 10:27 | Politica - Milano
di Andrea Galvani

Psicologia delle cure primarie: il progetto di legge è stato approvato dal consiglio regionale

Il consiglio regionale ha approvato il progetto di legge per il servizio di psicologia delle cure primarie. Frutto dell’iniziativa consiliare, la relatrice è stata Patrizia Baffi, presidente della terza commissione sanità (il progetto di legge è stato sottoscritto da Anelli, Rozza, Monti, Invernici, Bulbarelli, Bocci e da tutti i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia). Previsto un finanziamento di 36 milioni di euro per il triennio 2024/2026.

 

La situazione

Gli adolescenti sono la fascia demografica che ha risentito maggiormente degli effetti della pandemia. Un ragazzo su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale: depressione, ansia e disturbi comportamentali. Ogni anno muoiono per suicidio 800.000 persone: il suicidio rappresenta la quarta causa principale di morte tra i giovani fra i 15 e i 19 anni. Un recente studio della Fondazione policlinico universitario Gemelli ha messo in luce che il 39 per cento degli adolescenti presi in carico avverte e soffre di una sintomatologia affettiva ansioso-depressiva che potrebbe sfociare in una definitiva psicopatologia, ma anche evidenziato l’efficacia terapeutica, qualora tempestiva.

 

Ansia e depressione

I problemi di salute mentale più comunemente riscontrati tra gli adolescenti includono ansia (28%), depressione (23%), solitudine (5%), stress (5%) e paura (5%). L’insorgere di depressione e l’ansia è stata associata a una diminuzione del rendimento scolastico: spinge spesso i giovani ad abbandonare gli studi. All’incirca la metà dei disturbi di salute mentale si manifestano prima dei 15 anni e l’80 per cento di questi si manifesta prima dei 18 anni, in alcuni casi diventando un problema permanente per tutta la vita di una persona.

 

Al centro la persona

L’obiettivo è “stabilizzare un’offerta psicologica integrata nel sistema sociosanitario regionale, in modo efficace, tempestivo, vicino alla cittadinanza e al territorio”. Un progetto frutto delle audizioni degli “operatori del settore” e delle comunità locali e sintetizzato per “intercettare e rispondere al malessere psicologico dilagante, nei giovani e non solo”. Secondo Baffi la regione Lombardia sarà ora in grado di “completare un’offerta pienamente rispondente alle necessità dei più fragili, mettendo al centro la persona, i suoi familiari ed offrendo un percorso che punta sulla prevenzione e sulle prime cure, completando un quadro normativo innovativo, a vantaggio dei cittadini lombardi e della loro salute”.

 

La salute mentale

“Il contesto da cui siamo partiti – ha aggiunto il capogruppo di Fratelli d’Italia, Christian Garavaglia – è la fotografia sulla salute mentale, redatta dal Ministero della salute nel 2022: segnalava come 778.737 persone abbiano richiesto l’assistenza ai servizi specialistici di salute mentale nel corso del 2021. A livello nazionale il 3,3 per cento dei ricoveri in pronto soccorso è legato a problemi di salute mentale, di cui il 14,6 per cento era ricoverato in ospedale, mentre il 72,1 per cento veniva dimesso per essere gestito a domicilio. In sintesi, 7 persone su 10, richiedono l’accesso ai servizi di salute mentale e non presentano condizioni sufficientemente gravi da richiedere il ricovero, ma necessitano comunque di una qualche forma di supporto psicologico”.

 

Progetto trasversale

“Con soddisfazione oggi approviamo un progetto di legge trasversale, con il quale si intende dare una risposta significativa ed integrata al forte incremento della domanda e del bisogno psicologico riscontrato soprattutto nel periodo pandemico e post pandemico, bisogni troppo spesso sottovalutati o affrontati tardivamente”. Per Paola Bulbarelli, consigliere di Fdi, “si tratta di una risposta ad una crescita esponenziale del disagio emotivo che riguarda in particolare, come sottolineato più volte, la popolazione più giovane”.

 

Figura essenziale

Per il consigliere del Pd, Matteo Piloni, “con la nuova normativa abbiamo voluto rendere la figura dello psicologo delle cure primarie accessibile a tutti. È una figura essenziale al bisogno di salute dei cittadini. Abbiamo chiesto e ottenuto che fosse presente uno psicologo in ogni Casa di comunità, un professionista a cui tutti si potranno rivolgere con accesso diretto, come a uno sportello aperto, senza bisogno di alcuna richiesta medica e che dovrà essere anche di supporto ai medici di base e ai pediatri di libera scelta”. Piloni ha apprezzato il lavoro svolto: “quando i legislatori guardano ai problemi reali, senza chiudersi dietro la propria bandiera, raggiungono gli obiettivi comuni e danno ai cittadini le risposte necessarie”.

 

Uonpia da potenziare

“Il servizio di psicologia delle cure primarie non sostituisce i servizi territoriali per la salute mentale. Le Unità operative di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza che in Lombardia sono sempre meno presenti sui territori, devono essere potenziate, così come i consultori, perché sono strumenti indispensabili nella cura del disagio sempre più diffuso dei ragazzi e nel supporto a famiglie e insegnanti. Lo psicologo delle cure primarie deve rappresentare, come il medico di base, il primo servizio di prossimità e svolgere, in caso di necessità, una funzione di orientamento. I 12 milioni di euro destinati al finanziamento della legge certamente dovranno essere incrementati per ampliare il servizio, ma sono un buon punto di partenza per iniziare ad applicare la legge”.

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