“C'è più bisogno di sinistra. Di solidarietà, inclusione ed ambiente per un radicale cambio di rotta. Puntiamo a una città che si prenda cura dell'uomo e dell'ambiente, combatta le disuguaglianze, i cambiamenti climatici, le stragi sul lavoro. Ci proponiamo come alternativa al centrosinistra e al centrodestra, uniti su temi e proposte, capaci di parlare al popolo che ha perso fiducia nelle istituzioni”. Con queste parole Paolo Losco di Sinistra italiana, grafico pubblicitario di 37 anni, ha annunciato la sua candidatura a sindaco della città di Crema per la lista Sinistra unita, sostenuta anche da Rifondazione comunista e Articolo uno. Con lui in conferenza stampa anche Beppe Bettenzoli di Prc, Gabriele Cavallini di Sinistra italiana, Emanuele Coti Zelati, attuale consigliere di La sinistra in consiglio comunale e Paola Vailati, ex assessore alla cultura nel primo mandato Bonaldi. “Dobbiamo ripartire dal locale per cambiare la rotta” riprende Losco. “Questo gruppo si presenta come un laboratorio politico aperto, intende sviluppare proposte e progetti che vadano oltre l'appuntamento elettorale. Lo vuole fare promuovendo la stessa cura per persone e ambiente, purché non sia orientata al basso, ma al benessere sociale di tutte le fasce di popolazione. Anche le più fragili”.
Ripartire dai servizi
La riflessione di Losco prende le mosse dall'idea di “rivitalizzare i servizi che in questo tempo sono stati smantellati”. La piscina, dove è stato convocato l'appuntamento odierno, “è uno dei tanti esempi”. Altro aspetto da considerare prioritario è il potenziamento della sanità territoriale: “non si può ottenere con una raccolta firme, occorrono assunzioni e stabilizzazioni, occorre un cambiamento alla radice. Occorrono servizi per tutti: asili nido accessibili per i più piccoli e servizi a misura per gli anziani”. Come spiega Cavallini: l'intento è quello di dare forma “ad una nuova idea di città, con l'aiuto di tante realtà civiche e politiche per una sinistra nuova e coesa”.
'Grandi errori'
Poco più tardi Beppe Bettenzoli riporta l'attenzione sulla questione della piscina. “È uno dei più grossi errori di questa amministrazione sul versante della gestione dei servizi pubblici. Ci batteremo perché questa struttura torni nelle mani del comune, anche dal punto di vista della gestione”. Poi “non si può dimenticare Finalpia, una vicenda ad oggi incompiuta, ma con il destino segnato. Ecco perchè a Crema abbiamo ritenuto potesse partire un laboratorio politico per dare forma alla nostra città di domani. Per farlo, a differenza di quanto avviene a livello nazionale, abbiamo scelto di unire le forze di sinistra. E di continuare a riflettere insieme, anche dopo le elezioni”.