23-11-2023 ore 14:28 | Politica - Lombardia
di Claudia Cerioli

In provincia di Cremona il 67 per cento si muove con mezzi privati: coi treni solo il 2 per cento

Nella provincia di Cremona solo il 7 per cento dei cittadini si muove con il trasporto pubblico locale su gomma e solo il 2 per cento con i treni. Il 67 per cento con mezzi privati. “in occasione del convegno Tutti a bordo, organizzato al Pirellone dal partito democratico per fare il punto sulle criticità e le prospettive del trasporto pubblico locale, siamo partiti da questi dati per evidenziare la necessità da parte della Regione di aumentare le risorse dedicate”. È quanto dichiara il consigliere cremasco Matteo Piloni.  All’incontro, a cui hanno partecipato anche gli assessori alla Mobilità dei comuni di Cremona e Crema, Simona Pasquali e Franco Bordo e il presidente dell'agenzia del Tpl Cremona-Mantova Maurizio Rossi, è stato evidenziato lo stato del trasporto pubblico locale nella provincia di Cremona.

 

‘Siamo al collasso’

“Siamo al collasso e questo perché la Regione investe le stesse risorse da quindici anni, risorse che sono però state erose dall’inflazione, dal costo del lavoro e del carburante, senza aumentarle di un euro, diversamente dal fondo nazionale trasporti che, solo per il 2023, ha destinato alla Lombardia 34 milioni di euro in più.” La Lombardia, che dovrebbe essere l’area del paese che più guarda e si avvicina all’Europa, in realtà è ormai a metà della classifica delle regioni italiane per i corrispettivi chilometrici spesi per abitante, ossia per la spesa destinata al Tpl. “La Regione ha deciso di aumentare le risorse per Trenord, società per la quale ogni anno destina 90 milioni di euro in più per la parte corrente, arrivando a spendere oltre 600 milioni di euro l'anno rinnovando il contratto, con affidamento diretto, per altre dieci anni, ma non trova fondi per il trasporto su gomma”.

 

Ridisegnare la legge

“In questo modo si crea un grave problema di sviluppo e si creano profonde diseguaglianze. E i numeri lo dimostrano. Le zone non urbanizzate, quali quelle del sud della regione, dove mancano le infrastrutture fondamentali si spopolano e i cittadini si spostano nelle grandi aree urbane. Per rendere più attrattivi i territori più periferici e per raggiungere gli obiettivi del Millennio, ossia lo spostamento del 10 per cento di chi si muove in auto sui mezzi pubblici, è necessario renderli più attrattivi, efficienti ed estenderne i percorsi. Serve non solo riorganizzare le risorse ma ridisegnare la legge regionale che gestisce il trasporto pubblico.

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