23-06-2014 ore 16:36 | Politica - Cremona
di Angelo Tagliani

Piano Provinciale dei Rifiuti, approvate le linee d'indirizzo. Trespidi, Udc: "tariffe più basse e unico gestore"

Il Piano Provinciale dei Rifiuti approvato nell’ultimo Consiglio provinciale è stato accompagnato da due mozioni con linee di indirizzo riguardanti l’inceneritore e i costi del servizio. "Come già fatto osservare in altre occasioni – spiega Giuseppe Trespidi, segretario provinciale Udc – il Piano presenta qualche innovazione rispetto al passato con alcuni obiettivi ambiziosi in materia di raccolta differenziata".

 

L'incenerimento dei rifiuti

"Prevede un percorso di accompagnamento alla riduzione o superamento dell’incidenza dell’incenerimento dei rifiuti secondo un accordo con Regione Lombardia e Comune di Cremona che dovrà definire un Piano industriale che consenta ai cittadini cremonesi di essere informati sulle ricadute ambientali ed economiche della chiusura dell’attuale impianto".

 

Abbandonare la discarica

"Il Piano – prosegue Trespidi - prevede un abbandono dell’uso della discarica. Mancavano, però, le misure e gli obiettivi innovativi per diminuire le tariffe ai cittadini ed efficientare seriamente i costi di gestione. Il Piano provinciale dei rifiuti non affronta e non si pone neppure il problema del superamento della frammentazione contrattuale e gestionale che esiste nel territorio cremonese. A questa “lacuna” si è però rimediato approvando una mozione di indirizzo presentata dall’UdC, sulla quale il Partito Democratico si è astenuto, che costituirà l’occasione per far fare il salto di qualità all’intero territorio".

 

Diversa gestione contrattualistica

"Per l’UDC, infatti, non bastava definire gli obiettivi dei prossimi cinque anni in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti nonché di incremento della raccolta differenziata ma era necessario entrare nel merito di una gestione diversa del servizio e della contrattualistica esistente nel nostro territorio. Il problema della diminuzione dei costi a carico dei cittadini – prosegue Trespidi – deve diventare un obiettivo prioritario del nostro territorio provinciale. Inoltre, al riguardo, non si inventa nulla basta riprendere in considerazione ciò che la legge già prevede in materia di definizione degli Ambiti Territoriali Ottimali e stabilire che un ambito è almeno corrispondente al territorio provinciale ed è ciò che la mozione di indirizzo approvata ha fatto".

 

La gara per l’aggiudicazione del servizio

"Da ciò ne consegue che la gara per l’aggiudicazione del servizio dovrebbe essere una sola per tutto il territorio cremonese con il risultato che, finalmente, avremmo l’unitarietà della tipologia di servizio e, in futuro, la possibilità di avere anche un unico soggetto gestore. Inoltre la gara unica per tutto il territorio è la logica conseguenza di un unico piano che è definito a livello provinciale con l’apporto di tutto il territorio. Per l’UDC – continua Trespidi – occorre avere come obiettivo prioritario l’inversione di tendenza agli aumenti tariffari con tutti gli strumenti che il territorio e i Comuni possono avere a disposizione".

 

Cresce la differenziata non diminuiscono i costi

"I sindaci e la politica hanno la possibilità di dare risposte convincenti alle domande che sorgono spontanee dal rapporto con i cittadini: se l’aumento della percentuale della raccolta differenziata rimane principalmente a carico dei cittadini, ivi compreso l’aumento delle tariffe, perché il raggiungimento di obiettivi, naturalmente condivisibili, si deve fare principalmente con il loro concorso sia riguardo alle modalità di raccolta e di stoccaggio sia in termini di aumento delle tariffe? Inoltre se, come è pubblicizzato, i rifiuti sono una risorsa perché ad un incremento della raccolta differenziata non corrisponde una diminuzione dei costi a carico dei cittadini? Non credo che ci sia una giustificazione adeguata a ciò".

 

Riunire la gestione

"Da noi – conclude il segretario provinciale dell’Udc – su un territorio di 360.000 abitanti con 115 Comuni il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che oggi è affidato a quattro aziende pubbliche, che peraltro svolgono egregiamente il loro compito, con gare e contratti diversificati è arrivato il tempo in cui la nostra politica e i nostri sindaci devono affrontare e risolvere la problematica relativa alla gara unica per tutto il territorio e alla riunificazione di queste società in una sola. La gestione complessiva del servizio ne trarrebbe un indubbio vantaggio ma, soprattutto, diminuirebbero i costi a carico dei cittadini del nostro territorio".

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