23-04-2024 ore 20:35 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Rendiconto 2023. Bergamaschi: ‘Crema città dinamica e in movimento, questo mi rassicura’

“Quando si fa un bilancio dell’attività passata si riesce a cogliere una fotografia, una istantanea di un percorso”. È possibile comprendere più in profondità la bontà delle previsioni ed eventualmente predisporre delle correzioni, in modo da rispondere più adeguatamente ai bisogni dell’ente e soprattutto dei cittadini. Così il sindaco Fabio Bergamaschi ha introdotto il proprio intervento durante il dibattito riguardante il rendiconto di gestione 2023, approvato dalla maggioranza ma bocciato dal centrodestra. “È palese – ha proseguito Bergamaschi - che Crema sia una città in movimento e questo mi rassicura”. Se è troppo ardito il paragone con lo scrittore norvegese Erling Kagge, secondo cui “camminare è un gesto sovversivo”, sicuramente il sindaco si ritroverà in Milan Kundera, secondo il quale esiste un legame segreto tra lentezza e memoria, fra velocità e oblio.

 

L’ossessione

Ecco quindi che in aula fornisce un elemento nuovo della sua politica: “confesso di avere una certa ossessione di preservarla, questa dinamicità, che ritengo essere una caratteristica propria della nostra comunità. Lo vediamo nel sostegno del sociale, che accompagna anche l’evolversi delle fragilità. Lo vediamo in opere importanti che stanno proseguendo, alcune non senza fatica, ma qualificanti e destinate a restare, a cambiare il volto di interi quartieri, della città”. Secondo il primo cittadino si tratta di iniziative che “stanno proseguendo o che all’inizio di questa annata”, in particolare se “legate al Pnrr, hanno avuto una improvvisa e significativa accelerazione”.

 

La cifra caratterizzante

Quello che Bergamaschi ha definito “dinamismo culturale e commerciale”, rappresenta “la cifra caratterizzante della nostra comunità”. Ecco quindi la volontà di “sostenerlo anche in ottica sussidiaria”. La spesa sociale e gli investimenti sono le voci peculiari della quadratura di bilancio, “nei difficili equilibri alla luce di una fiscalità comunale ormai giunta alla spremitura”. La parte corrente è “particolarmente schiacciata e penalizzata”. Parlando per cognizione di causa, “lo dico dalla prospettiva dell’assessorato ai lavori pubblici”, è particolarmente complicato “garantire standard di manutenzione”. In prospettiva, “lo sblocco di alcune partite importanti dell’indebitamento consentirà nei prossimi anni di liberare circa due milioni di euro”.

 

Un punto virtuoso

“Nel prossimo futuro sarà difficile garantire sufficiente espansione della parte corrente”, ottenere risorse sufficienti “a soddisfare i bisogni”. Per questo nella complessa “ricerca di equilibrio, il rendiconto 2023” viene visto come la certificazione del raggiungimento di “un punto virtuoso”. I tempi sono incerti. All’orizzonte c’è la ricerca di “punti di equilibrio più avanzati”, frutto di “una serie di operazioni di efficientamento”. Per Bergamaschi “c’è una congiuntura favorevole per operazioni di sistema volte a una diversa allocazione delle spese”. Come rilevato anche dalla minoranza e dall’assessora Fontana, “probabilmente non tutto quello che oggi è posto in capo ai comuni è correttamente allocato e soprattutto non sarà sostenibile in prospettiva se il trend di crescita è quello attuale”.

 

Rivisitazione del modello

L’esempio calza parlando del Saap: “è in atto una rivisitazione del modello”. Il sindaco di Crema ritiene che “a livello territoriale i sindaci dell’ambito debbano profondere ogni sforzo affinché venga adottato un modello di presa in carico coniugato all’efficientamento della spesa”. Secondo Bergamaschi il momento attuale è complicato, ma rappresenta “una grande opportunità. La nuova coprogettazione si sposerà con l’avvio del nuovo Piano di zona”. Già durante la presentazione del progetto Housing first i sindaci cremaschi avevano valutato positivamente la possibilità di partecipare al sostegno finanziario di progettualità “oggi poste integralmente sul comune di Crema”. Non è escluso che in un prossimo futuro “una quota di contribuzione” possa essere distribuita all’interno dell’ambito sociale. I bisogni sono molti e complessi. Una progettazione ad ampio spettro può consentire di trovare migliori equilibri e risposte più adeguate per gli utenti.

 

Dove stiamo andando

Affrontando il futuro, la domanda sorge spontanea. Dove stiamo andando? “Il personale è in espansione, dal mese di marzo la polizia locale è in grado di mettere in campo un turno serale anche nel fine settimana”. Toccando il tema della sicurezza, ha spiegato che “un paio di settimane fa il comune di Crema ha chiesto e ottenuto dal prefetto la convocazione di un Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza”. Sono stati affrontati i temi dell’attualità, noti alle cronache e riguardanti l’inciviltà e il disagio dilagante. Il sindaco ha spiegato che “la Prefettura sta vagliando il protocollo frutto del confronto tra le forze consiliari che compongono la Commissione sicurezza, a breve sono attesi aggiornamenti”. Un aggiornamento su Finalpia sarà il tema di un incontro che verrà organizzato nelle prossime settimane. Parlando della tangenzialina e delle verifiche in regione annunciate da alcuni consiglieri sulla corretta procedura di rifinanziamento dell’opera, Bergamaschi ha ricordato che “il percorso è stato condiviso dalla regione, dalle categorie economiche, dalle amministrazioni locali e dalla provincia di Cremona”. Un differente posizionamento è ovviamente comprensibile, ha concluso, per quanto non sempre necessario. Restando in tema e ricordando che “camminare è diventato un gesto sovversivo”, in fin dei conti, ricorda Kagge, “basta decidere di rinunciare a qualche comodità e spostarsi a piedi ogni volta che è possibile”.

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