Logistica, area omogenea e regione Lombardia faranno da regia alla pianificazione territoriale

La questione legata alla costruzione di un nuovo polo logistico a Dovera sta diventando oggetto di dibattito politico. Secondo il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni è necessario redigere un "piano d’area di pianificazione territoriale’ ovvero l’individuazione di ambiti di valenza sovracomunale degli insediamenti con un piano dei trasporti delle merci e della logistica sostenibile. In questo modo, si affronta il problema del consumo di suolo”. Su questo ultimo punto sono intervenuti anche i rappresentanti di Europa Verde Andrea Ladina e Oscar Stefanini: hanno inviato una lettera al presidente della provincia di Cremona (nonché sindaco di Dovera) Mirko Signoroni: “Il nostro territorio - si legge - continua a perdere ogni anno centinaia di ettari di terreni agricoli, prati stabili, filari di alberi, fontanili che scompaiono. La città diffusa che si espande da Milano sta dirigendosi verso la nostra provincia trasformando un territorio da secoli a vocazione agricola con dei primati di eccellenze alimentari pian piano in un dilagante capannonificio”.

La posizione di Spino e Palazzo

Secondo il sindaco di Spino d’Adda, Enzo Galbiati, “la regione Lombardia aveva indicato alcune modifiche da apporre al Pgt in merito al consumo di suolo. Il polo logistico che sta sorgendo a Dovera si trova a confine tra diversi comuni. Per i prossimi passi è necessario rivedere la normativa affinché interventi come questo siano concordati a livello sovracomunale. L’area omogenea serve anche a questo”. Per il sindaco di Palazzo Pignano Giuseppe Dossena, “ogni comune è libero di scegliere a seconda dei piani di urbanizzazione propri. Tuttavia è necessario ripensare all’utilizzo del suolo comunale in un’ottica sovra comunale. L’area omogenea con regione Lombardia è chiamata a trovare soluzioni compatibili con i territori, in base anche alle normative sul consumo di suolo. Interpellato, sulla questione anche il sindaco di Dovera e presidente della provincia di Cremona Mirko Signoroni ha preferito "non commentare".