23-01-2025 ore 18:37 | Politica - Rivolta d'Adda
di Elena De Maestri

Logistica. Procede l’iter di costruzione a Rivolta d’Adda. Pd: ‘troppo traffico e consumo di suolo’

Il partito democratico di Rivolta d’Adda conferma la sua contrarietà al polo logistico di 12 ettari. L’iter di costruzione è ripreso in questi giorni. Come spiega il portavoce Daniele Cantarini, “nel mese di luglio 2024 il comune di Rivolta d’Adda ha avviato il procedimento per arrivare alla costruzione della logistica attraverso un piano integrato d’intervento. Era possibile presentare osservazioni fino al 25 agosto, opzione esercitata dal circolo dei rivoltano e non solo. Sono pervenute in comune anche osservazioni di privati cittadini e di un esperto del settore, attivato da Legambiente Lombardia. Alle nostre osservazioni non abbiamo mai ricevuto risposta dall’amministrazione comunale. Tuttavia, sembra che i nostri rilievi sull’iter intrapreso siano stati presi seriamente in considerazione, se non dalla maggioranza consiliare, almeno dalla società costruttrice della logistica, la Ridadda srl”.

 

Ambiti agricoli strategici

“All’inizio di settembre, si è svolto in comune un incontro tra l’amministrazione e la Ridadda. In quella sede, la società ha richiesto di aderire a un secondo accordo di programma, interrompendo così l’iter precedente per la costruzione. La stipula con la provincia di Cremona si rende necessaria al fine di procedere ad una variante parziale al Piano territoriale di coordinamento provinciale. Più di un ettaro, sui dodici totali che saranno cementati per la costruzione della logistica, ad oggi è ancora accatastato come ambiti agricoli strategici e che riguarda soprattutto la nuova rotonda sulla strada per Cassano d’Adda e la strada che dovrà congiungere la logistica alla rotonda stessa. Nelle prossime settimane sarà il consiglio provinciale a doversi esprimere sull’opera”.

 

‘Traffico e consumo di suolo’

“La realizzazione di una logistica di 12 ettari a Rivolta comporterà un ulteriore consumo di suolo, andando a deturpare terreni che oggi sono o campi a vocazione produttiva o prati stabili, simbolo e orgoglio della nostra tradizione zootecnica. L’insediamento porterà con sé un significativo aumento del traffico pesante su un territorio che non dispone di un sistema infrastrutturale adeguato a gestire tali volumi, già oggi problematici. Negli ultimi anni sono stati costruiti un polo logistico a Casirate d’Adda, tre logistiche a Calvenzano, una a Dovera e una a Pandino, senza contare quanto accade nella zona della Martesana. Il nostro sistema viario non è in grado di sostenere questa invasione, il che inevitabilmente richiederà la costruzione di nuove infrastrutture stradali, con ulteriore consumo di suolo”.

 

Chiesto il coinvolgimento di tutti

“Oltre all’aumento del traffico, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per l'inevitabile peggioramento della qualità dell’aria che si verificherà se la logistica verrà realizzata. È una scelta che rischia di compromettere gravemente l’ambiente e la salute dei cittadini. Continueremo a vigilare con attenzione e a fare la nostra parte, come abbiamo fatto in questi mesi. Proseguiremo nelle nostre azioni, come dimostrato lo scorso agosto, quando abbiamo presentato osservazioni che hanno consentito di posticipare la costruzione della logistica. Tuttavia - conclude Cantarini - chiediamo a tutti di dedicare un ulteriore momento di riflessione su questa vicenda".

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