“È il fallimento della vecchia politica e la rappresentazione di una Lombardia che non esiste”. Così il pentastellato Dario Violi definisce l’ex scuola di Cielle, prima tappa del tour elettorale nella provincia cremonese. Stamattina il candidato alla presidenza della Regione ha incontrato gli attivisti cremaschi e la stampa di fronte all’edificio di viale Europa, “rappresentazione drammatica dei danni portati dalla politica”. Presenti il consigliere comunale Carlo Cattaneo, i candidati cremaschi al consiglio regionale Marco degli Angeli e Anna Sari. Con loro Danilo Toninelli, parlamentare uscente riconfermato capolista per il Senato tramite Parlamentarie.
Stop alla speculazione privata
Violi ha ricostruito l’accidentato percorso dell’edificio costruito dalla fondazione Charis, dalle fondamenta alla liquidazione fallimentare: “Dieci anni fa serviva una scuola, oggi abbiamo un ecomostro” commenta, puntando il dito contro “le speculazioni a favore dei privati, nell’istruzione come nella sanità pubblica”. Il riferimento è alla riforma sanitaria approvata dalla giunta Maroni, contestata nei giorni scorsi per l’introduzione del nuovo sistema di cura per i malati cronici (QUI il dettaglio). L’attacco è rivolto al governo regionale uscente: “serve un’alternativa valida, e noi possiamo fare la differenza”.
Gori come Formigoni
Secondo Violi, “Con Giorgio Gori al governo la Lombardia diventerebbe un ecomostro. Il candidato del Partito democratico si ispira a Roberto Formigoni, che ha lasciato macerie come la scuola di CL. A pagare questo disastro ultramilionario sono stati i cremaschi e i lombardi”. La proposta di governo dei Cinquestelle parte dallo “stop agli investimenti inutili in infrastrutture stradali e autostradali” e punta al recupero delle risorse per dare “risposte ai territori fornendo servizi di base dignitosi, a partire dalla sanità dall'istruzione e dal trasporto pubblico su rotaia”.