22-09-2024 ore 20:02 | Politica - Crema
di Eliana Lanfranchi

Crema, l'estate della cultura. Cardile: 'iniziative per ogni fascia d'età con un ricco programma'

Con l’arrivo di settembre abbiamo rivolto alcune domande all’assessore alla cultura, turismo e politiche giovanili, Giorgio Cardile per fare il punto della situazione sull’estate della cultura cremasca. “Abbiamo costruito un programma estremamente ricco e variegato, ottimo per proseguire il lavoro di crescita spirituale della comunità. Abbiamo attraversato momenti di approfondimento collettivo e di pensiero critico individuale. Penso a Crema del Pensiero, ai Manifesti, a Sportivamente, festival dello sport, e ad Inchiostro. Ci sono stati anche momenti di incontro con la bellezza attraverso diversi linguaggi artistici: gli appuntamenti di musica e teatro con Intrecci tra i quartieri, Tallà, festival della commedia dell’arte, Close up, festival di circo contemporaneo e il cinema sotto le stelle a CremArena. Senza dimenticare i momenti di divertimento puro come le tre serate di ballo in piazza Duomo durante Di Giove alla scoperta del tango, della musica latinoamericana e dello swing. Insomma l’estate di Crema è filosofia e attualità, letteratura e narrativa, musica e danza, cinema e teatro”.

 

Sono stati apprezzati gli sforzi dell’amministrazione nell’organizzare eventi nei quartieri e per gli studenti, impegnati nella sessione estiva?

“Lavorare sulle relazioni all’interno dei quartieri e della città e creare l’abitudine a partecipare a momenti culturali è l’obiettivo primario di questa amministrazione in ambito culturale. Siamo consapevoli che richiede costanza e sarà premiato nel lungo periodo, ma già dopo due anni vediamo un ottimo coinvolgimento. Abbiamo il vantaggio di poter fare affidamento su un ottimo lavoro di comunità svolto nell’ultimo decennio. Grazie al lavoro integrato di assistenti sociali, educatori e mediazione abitativa ci sono relazioni importanti e soprattutto fiducia, specialmente nei contesti in cui sorgono servizi abitativi pubblici. Per noi in particolare è centrale il lavoro sui bambini, i giovani e gli anziani. Vogliamo abituare i più piccoli a vivere appuntamenti culturali, a scoprire linguaggi differenti. Le loro risate e il loro stupore è impagabile. Vogliamo far sentire protagonisti e coinvolti i nonni e le nonne della nostra città perché sono preziosi. Per questo motivo abbiamo creato il progetto Intrecci tra quartieri. Abbiamo aperto con il concerto all’alba con la musica di De Andrè a san Bernardino e chiuso ad Ombriano e in piazza di Rauso a santa Maria. Infine, ci sembrava necessario aprire le porte degli spazi pubblici agli studenti per metterli nelle migliori condizioni possibili per preparare le sessione d’esame. Per il secondo anno abbiamo creato una sala studio complementare agli orari della biblioteca e garantito, anche quando la biblioteca ha chiuso per la pausa estiva, uno spazio adeguato al centro culturale sant’Agostino".

 

Quali sono i prossimi appuntamenti in programma?

“Dopo l’esordio del festival Tallà, che ha portato la commedia dell’arte nel centro città e un’incredibile sesta edizione del festival Close up, che ha visto i bambini e le famiglie assolute protagoniste, ci prepariamo agli eventi autunnali. Non prima di vivere piccoli momenti di cultura, divertimento e solidarietà. Insieme ad Overlimits abbiamo proposto un nuovo appuntamento di Nigòt: ape e sboccia. Un torneo di bocce che vede coinvolti giovani e anziani. Inoltre la consulta giovani propone gli appuntamenti dell’Aperitivo dello studente in biblioteca, con una collaborazione creata dall’amministrazione insieme alla casa del Pellegrino. Con la fine di settembre la città finalmente scoprirà i tanto attesi Crema Beauty Days, il festival della bellezza e della cosmesi. I mondi di carta, organizzati dalla medesima associazione, apriranno il mese di ottobre e con piacere offriamo gli spazi del centro culturale sant’agostino. Ottobre che proseguirà con il ritorno di Scripta, la mostra mercato del libro antico e di pregio. Anche quest’anno sarà allestita una mostra straordinaria legata alla grafica dal titolo Vampiri, illustrazione e letteratura tra culto del sangue e ritorno della morte in cui si indagherà attraverso 200 opere provenienti da 20 biblioteche pubbliche italiane e da collezionisti privati il fenomeno e la figura del vampiro dalla sua genesi. Ed infine sarà il prestigioso concorso per contrabbasso dedicato a Giovanni Bottesini a chiudere il mese di ottobre. Da tutto il mondo arriveranno giovani contrabbassisti che si sfideranno a colpi di musica".

 

A fine mese Crema parteciperà ai Beauty Days: cosa si aspetta da questa collaborazione con la capitale della moda, Milano?

“I Crema Beauty Days sono l’inizio di una nuova storia, nata da una felice intuizione del sindaco Bergamaschi ad inizio mandato e condivisa dal mondo economico e imprenditoriale del territorio. Rappresentano la ricerca di un’iniziativa culturale di ampio respiro, capace di conciliare un approfondimento su economia, impresa e artigianato, formazione e ricerca, arte e cultura. Un’iniziativa che vuole creare un collegamento diretto con il pubblico milanese, fatto di cittadini e turisti, che possono trovare a soli 40 minuti dal capoluogo, un piccolo gioiello nascosto dalla campagna lombarda. Un’iniziativa che vede la presenza di Cosmetica Italia e il collegamento con la Milano Beauty Week. In definitiva i Crema Beauty Days vogliono rendere Crema la città della bellezza. Con città della bellezza, intendiamo una città che investa soprattutto nell’alta formazione professionale con gli Its per creare competenze e professionalità per le imprese, imprese che devono essere uno dei fattori di benessere per il territorio, ma anche nella ricerca scientifica in questo campo. Una città che diventi inoltre un punto di riferimento nella riflessione e nello studio del valore culturale e sociale che sta alla base della cosmesi. Qui infatti si inseriscono riflessioni sul rapporto con la propria immagine, sul benessere personale e sull’accettazione di se stessi ma più in generale sul rapporto che l’uomo ha con l’estetica, cioè con la sua conoscenza sensibile del mondo. La risposta del tessuto economico è stata importante e da qui possiamo creare un virtuoso clima di collaborazione in cui si concretizzi l’idea dei padri e delle madri costituenti  secondo cui il progresso di una comunità non dipenda solo dalla crescita materiale ma anche da quella spirituale, l’idea, insomma, di un perenne rinascimento. 

 

Il comune ha sostenuto anche la pubblicazione dei Municipalia, può darci quale elemento in più?

“Abbiamo parlato di estetica, di bellezza e non possiamo non pensare a quanto Venezia nei suoi 300 anni di dominio sulla città abbia influito sull’architettura, sulle arti, sugli usi e i costumi della nostra città. Il rapporto tra Crema e Venezia, specialmente da un punto di vista della storia e della storia dell’arte, è stato oggetto differenti studi e approfondimenti. Ciò che fino ad oggi non era mai stato studiato in modo analitico erano gli statuti di Crema in età veneziana, cioè l’apparato di leggi che disciplinavano la vita in città. Tali raccolte di leggi codificate, erano, appunto, i municipalia. Lo scorso anno sono stato contattato dai tre professori che stavano seguendo il lavoro di ricerca finalizzato alla pubblicazione del volume: Daniele Edigati ed Alessandro Tira del dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli studi di Bergamo e Elisabetta Fusar Poli dell’Università degli studi di Brescia. L’obiettivo era una collaborazione che, attraverso un sostegno economico del comune, potesse garantire il completamento di questo lavoro. Un lavoro che, mi piace sottolinearlo, ha visto tra l’altro un ruolo importante anche del nostro archivio storico custodito in biblioteca, in particolare dei nostri archivisti Francesca Berardi e Giampiero Carotti. Tale collaborazione ha creato le condizioni per un prezioso investimento dell’università degli studi di Bergamo che, in collaborazione con l’assessorato alla cultura, la Società storica cremasca e la Proloco ha finanziato un ciclo di incontri dal titolo Ad immagine del Leone. Storia, istituzioni e architetture del potere a Crema in età veneziana, che si svilupperà tra settembre 2024 e aprile 2025. Durante questa rassegna avremo anche modo nel 2025 di celebrare i 500 anni dalla costruzione del palazzo comunale”. 

 

In vista dell’inizio dell’anno scolastico, quali sono le iniziative in collaborazione con le scuole? 

“In primo luogo mi piace sottolineare il rapporto di fiducia che si è creato con le scuole di ogni ordine e grado, partendo dai professori e dai dirigenti, che accolgono sempre positivamente i progetti di natura educativa proposti dall’amministrazione. La biblioteca come il museo civico offrirà una programmazione di attività didattiche varie e complete rivolte ai bambini della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Lo scorso anno, soltanto al museo, abbiamo accolto circa 1500 studenti di ben 23 scuole differenti. L’obiettivo è avvicinare i bambini fin da piccoli ai musei ed educarli alla bellezza e alla cura dei luoghi che conservano e studiano questa bellezza. Anche quest’anno proporremo per le scuole secondarie di primo grado il progetto Cittadini a scuola. Si tratta di un lavoro di approfondimento su tre ambiti tematici estremamente importanti: la disabilità con gli studenti di prima, l’immigrazione con quelli di seconda e la criminalità organizzata di stampo mafioso e la costituzione con le classi terze. Il percorso prevede un incontro di due ore per ciascuna classe a cui segue una rielaborazione con gli insegnanti, un’uscita didattica e una restituzione alla città. In questo caso ci proponiamo di educare i nostri giovani e renderli a loro volta educatori nei confronti degli altri cittadini. Per quanto riguarda gli studenti delle scuole superiori le iniziative verteranno su conferenze e testimonianze volte ad approfondire la storia del nostro Paese e rendere i nostri ragazzi custodi di una memoria condivisa. Insieme al teatro san Domenico stiamo lavorando per predisporre una proposta teatrale condivisa da rivolgere alle scuole, che da un lato ci consenta di affrontare temi di stretta attualità e di riflessione interiore con un linguaggio unico come quello teatrale e che dall’altro educhi, partendo dalla riscoperta del teatro dell’antica Grecia fino alla commedia dell’arte, i ragazzi a vivere il teatro come un prezioso luogo di crescita ed incontro”.

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