Il consigliere regionale del Pd, Matteo Piloni, è intervenuto in merito all’audizione del comitato promotore Liberi subito, Durante una seduta congiunta delle commissioni consiliari sanità e affari istituzionali, ha illustrato la proposta di legge regionale sulla procedura e i tempi per l’assistenza sanitaria al suicidio medicalmente assistito. “La Corte costituzionale, con la sentenza 242/2019, che ha valore di legge, ha stabilito il diritto al suicidio assistito in condizioni specifiche, descritte dalla stessa sentenza. La proposta di legge presentata in commissione sanità, norma esclusivamente tempi e procedure e la composizione dell’equipe multidisciplinare di verifica dei requisiti".
Nessun diritto al suicido sancito
“Non sancisce il diritto al suicidio assistito, che invece è già sancito dalla Corte costituzionale, ma dà solo attuazione alla legge, per garantire, a chi ne fa richiesta, tempi di risposta certi, siano essi positivi o negativi. Questa legge tutelerebbe anche i professionisti della sanità, i quali sono tenuti a dare una risposta che, se inadeguata, può portare, come già accaduto in altre regioni, a sentenze di condanna. La commissione medica multidisciplinare prevista, inoltre, in caso di risposta negativa, può prendere in carico il paziente e, qualora necessario, offrire anche un supporto psichiatrico”, ha concluso Piloni.