“Lo scorso 4 maggio in consiglio regionale abbiamo approvato una legge con la quale abbiamo stanziato 400 milioni di euro per i Comuni, destinandoli ad interventi in opere pubbliche da cantierare entro il 31 ottobre di quest’anno. La legge – spiega il consigliere regionale Matteo Piloni - prevede anche un investimento da parte della Regione di 2.5 miliardi a partire dal 2021. Io penso che all'interno di questa disponibilità economica il nostro territorio debba chiedere alla Regione di investire sulla sanità del cremasco”.
Riqualificare ex tribunale
“Cremona e il territorio che afferisce all’Asst di Cremona, comprendente anche il Casalasco, stanno ragionando sulla possibilità di realizzare una nuova struttura ospedaliera per rispondere alle gravi carenze strutturali dell’attuale. Penso che il territorio cremasco debba fare lo stesso, non per una nuova struttura che qui non serve, ma per investire sulle esigenze dell'ospedale e per potenziare la medicina di territorio, partendo dalla riqualificazione dell’ex tribunale che è già oggetto di un progetto di servizi socio-sanitari territoriali”.
Impegno per il Cremasco
“La nostra provincia – prosegue l’esponente del Partito democratico - ha pagato un prezzo altissimo a causa del Covid. Proprio per questo è necessario che la Regione investa denari su tutto il territorio provinciale e, per quanto riguarda la sanità, metta risorse per entrambe le Asst. Non "a pioggia", ma in base ad un bisogno reale che va approfondito tra i sindaci e la direzione dell’Asst di Crema, chiamando poi in causa la Regione e direttamente il presidente Fontana, al quale va chiesto un impegno chiaro per il cremasco”.
Terapie intensive, 1 milione per Crema
La scorsa settimana la giunta regionale ha deliberato lo stanziamento di risorse che il Governo ha messo a disposizione per il potenziamento delle terapie intensive e i pronto soccorso. Per l’Asst di Cremona sono stati chiesti circa 12 milioni di euro, mentre per quella di Crema poco più di 1 milione. Non entro nel merito nelle singole decisioni che, legittimamente, ogni direzione prende in autonomia in base alle esigenze e possibilità, ma questo mi fa dire che c’è la necessità di costruire una relazione forte tra il territorio, attraverso i loro rappresentanti che sono i sindaci e la direzione dell’Asst di Crema, per intercettare gli investimenti regionali necessari per intervenire sulla sanità del cremasco nell'ottica di un suo rafforzamento”.