ultimo aggiornamento ore 21:12
L’assessore all’istruzione regionale, Melania Rizzoli, ha fatto il punto sulle scuole della Lombardia: “abbiamo incontrato il ministro dell’Istruzione Azzolina e ne faremo un altro per concordare il calendario, di competenza dell’Ufficio scolastico regionale. Le scuole lombarde sicuramente non riapriranno prima di settembre”. Secondo Rizzoli “le scuole di ogni ordine e grado riapriranno tutte lo stesso giorno. Bisogna vedere in che modo ci arriveremo: se saranno necessari i dispositivi di protezione individuale e le misure di distanziamento”.
Dove sistemare i figli
“Le famiglie ci chiedono cosa accadrà con la riapertura del 4 maggio: il problema è come sistemare i ragazzi che saranno a casa, visto che non ci sarà il rientro a scuola”. Altro nodo da contendere gli esami di terza media e di maturità: “i nostri studenti che hanno studiato solo per pochi, senza completare l’anno, non possono essere abbandonati all’ultimo miglio”. Regione Lombardia è titolare della formazione professionale: “la formazione a distanza in Regione è piccolo motivo di orgoglio, abbiamo oltre 60 mila studenti che seguono i corsi di formazioni, l’86% di chi arriva al diploma ha la garanzia di trovare un lavoro. I corsi sono proseguiti con la didattica a distanza, c’è stata alternanza scuola-lavoro, con ventaglio di opportunità molto ampia”. Il nuovo anno scolastico? “Per ora garantiamo la conclusione dell’anno in corso. Lunedì scorso è stata emanata la delibera Salva anno. L’emergenza ci impone di proseguire con forza nella formazione degli studenti, perché al termine degli studi siano pronti ad entrare nel mondo del lavoro”.
A settembre
Come s’immagina il ritorno a scuola a settembre? “Mi auguro che il ritorno a scuola possa essere garantito. Siamo stati i primi a chiudere, abbiamo sospeso l’attività scolastica il 24 febbraio. Abbiamo privato questi ragazzi di quattro mesi di un’esperienza straordinaria. I ragazzi hanno ottime capacità di recupero. Abbiamo attività la didattica online, che in Lombardia ha funzionato molto bene. Non tutte le famiglie possono mettere a disposizione degli studenti un personal computer e per questo chiederemo al Governo di fare in modo che a tutte le famiglie sia assicurata la possibilità di mettere a disposizione degli figli un computer, per poter accedere alle lezioni”.
Asili e scuole infanzia
Ancora oscuro il futuro di asili e scuole dell’infanzia: “l’istruzione è un diritto e va garantito. Quello che mi preoccupa di più è il settore dei nido e delle materne. Se a settembre dovesse persistere la necessità del distanziamento sociale e dei Dpi, non sappiamo ancora come comportarci coi bambini così piccoli. Vogliamo tutelare i bambini e le famiglie delle scuole, comprese le paritarie, un po’ trascurate in questa fase. Devono avere le stesse garanzie delle scuole statali. Speriamo di incontrare il ministro al massimo per la prossima settimana, perché l’anno scolastico incombe, settembre è dietro l’angolo e non vogliamo farci trovare impreparati”.
