Un impegno concreto, almeno per i prossimi due anni, nel rispetto degli sforzi e dell’impegno dimostrati dal territorio cremasco. Questo in sintesi il contenuto della lettera inviata dal sindaco Stefania Bonaldi al rettore dell’Università statale di Milano Gianluca Vago. “È necessario “rimettere in discussione il tenore della collaborazione e della presenza dell’università sul territorio", afferma Bonaldi. "Risulta difficile stimolare le forze economiche e sociali a sostenere un progetto di laurea quando l’Università nicchia sul mantenimento della convenzione al 2020”.
Verso cosmesi e meccatronica
Il sindaco ricorda gli ingenti sforzi economici sostenuti dal Comune di Crema, dalla Provincia e dalla Camera di Commercio, affiancati da associazioni di categoria e istituti bancari. Un impegno concreto a favore del distaccamento cremasco, “ritenuto un provvidenziale volano di sviluppo”. Dopo l’incontro milanese dello scorso 14 marzo, l’Associazione cremasca studi universitari ha incontrato nuovamente imprenditori e associazioni di categoria per immaginare piani didattici focalizzati su cosmesi e meccanica. Le proposte saranno presentate all’università degli Studi, per immaginare una conversione dell’attuale polo d’informatica di via Bramante.
'Mantenere l'impegno con Crema'
“Proprio in nome di un esperimento accademico e sociale di grande efficacia e originalità, le chiedo di tenere distinta la posizione del dipartimento d’informatica da quella dell'Ateneo”, scrive Bonaldi. “Nonché di adoperarsi, per quanto ancora nelle sue possibilità, perché a settembre gli iscritti al primo anno possano frequentare i corsi presso la sede di Crema. In questo modo potremmo presentarci presentarci autorevolmente al suo successore con una proposta seria, condivisa col territorio, risolutiva per UniMi nonché accettabile e dignitosa per noi”.