“Priorità alla scuola”. Lo striscione campeggia in piazza Duomo. Di nuovo. Piove. I volti del comitato Priorità alla scuola sono sempre quelli. Le richieste si ripetono: “Vogliamo le scuole in presenza di ogni ordine e grado”. Si intravede anche qualche volto giovane. “Vorrei che le scuole riaprissero. La connessione salta, i professori si arrabbiano, mancano i compagni, manca la scuola vera”. Lo racconta a bassa voce Maria Antonietta Timpano. Poco dopo torna a fare lezione “con il cellulare”. Sorride. Spera nella scuola e nel futuro.
Per un diritto all'istruzione pieno
Pochi passi più in là, ecco i volti noti della delegazione cremasca del comitato Priorità alla scuola. “Le scuole dalla seconda media in avanti si avvalgono di nuovo della didattica a distanza. Chiediamo – spiega Gabriella Bravi - la ripresa della scuola in presenza. Le sedi scolastiche non sono luogo di contagio, sono un'opportunità per i nostri ragazzi di tornare a vivere la socialità, la normalità. È giunto il momento di tornare a garantire loro un diritto all'istruzione pieno, fatto anche di contatto e relazione”. Sulla stessa linea d'onda lo studente Tobia Ripamonti. “Siamo qui per manifestare un disaccordo con certe decisioni. A noi ragazzi mancano gli amici, il contatto, le rassicurazioni. Non si può pensare di interagire attraverso uno schermo. Le relazioni sono tutta un'altra storia”.