Il comune di Crema ha affidato la gestione del servizio di back office del portale telematico dello sportello unico per le attività produttive al Consorzio informatica territorio. La convenzione, fino al 31 dicembre del 2026, è stata approvata dal consiglio comunale con 21 voti favorevoli e un solo astenuto, Simone Beretta di Italia Viva. L’assessore Franco Bordo ha illustrato la linea della maggioranza: “gestire in house il Suap consente una maggiore efficienza nella conduzione e semplificazione di tutte le procedure inerenti all’avvio, la modificazione la cessazione dell’attività d’impresa, la semplificazione di tutte le procedure inerenti, gli impianti produttivi e i beni in servizio”.
Riqualificare e ammodernare i servizi
Con l’obiettivo di “migliorare la qualità dei servizi erogati” e di “ottimizzare l’utilizzo delle risorse economico-finanziarie, umane e strumentali”, l’affidamento a Consorzio consentirà di “programmare con livelli istituzionali sovracomunali uno sviluppo economico equilibrato e sostenibile”, di “valorizzare il senso di appartenenza delle municipalità” e al contempo di “riqualificare e ammodernare i servizi”. Operando con “innovative e adeguate politiche di formazione, aggiornamento e responsabilizzazione del personale” si potrà “assicurare la semplificazione e la razionalizzazione delle procedure, favorendo l’attivazione di strumenti evoluti a supporto della gestione del servizio e della fruibilità degli utenti”. Come ha sottolineato Bordo, le organizzazioni di categoria del commercio e dell’artigianato, in un apposito incontro della cabina di regia del distretto urbano del commercio, hanno avuto modo di valutare la convenzione, “senza nulla da eccepire”.
Visioni differenti
Durante il dibattito in consiglio Francesco Lopopolo (Crema bene comune) ha sottolineato che il servizio riguarda un settore “nevralgico” del sistema produttivo cittadino. Attività “strategica” che sarà svolta da personale “specializzato: al comune resteranno i compiti e i provvedimenti di controllo e verifica delle attività insediate nel territorio”. In seno al comune rimarranno “i poteri di autorizzazione e ordinanza”. La nuova gestione consentirà di “liberare gradualmente da queste incombenze il personale del comune, per essere utilizzato in altri settori”. Per Simone Beretta (Italia viva), non è garantito che “il servizio sarà svolto meglio in Consorzio.It dopo una vita che viene gestito dal comune”. Ciò che conta, ha aggiunto, è che si arrivi “ad una accelerazione e a qualche risparmio”.
Il fascino e la bacchetta magica
Un dubbio riguarda invece il fatto che il Suap non sia stato affidato a Reindustria, “che si occupa delle attività produttive, che dovrebbe lanciare le attività produttive, che dovrebbe fare il mondo intero rispetto alle attività produttive”. Secondo il consigliere di minoranza, ultimamente Consorzio.IT gode di grande fascino e riesce ad accogliere molti servizi, anche ‘a discapito’ di altri Enti: “adesso tutto un tratto tutto funziona alla perfezione, perché evidentemente qualcuno degli otto sindaci, prima usciti e poi rientrati, è riuscito ad occupare qualche posizione che fino all’altro ieri non occupava. Dopo anni di scontri, andata via la Bonaldi, con una bacchetta magica, l’attuale sindaco di Crema ha risolto il problema. Ma a chi la raccontate, al popolino forse?”. Dubbio fugati da Bordo, secondo il quale Consorzio “ha dimostrato di avere la struttura operativa di supporto a tutti gli operatori per questo tipo di servizio”.
Sessantamila più altri cinque
L’affidamento a ConsorzioIt del Suap ha raccolto il voto favorevole di Fratelli d’Italia. Il capogruppo Giovanni De Grazia ritiene però “importante che il comune monitori il lavoro che svolgerà Consorzio”. Il motivo è semplice: “parliamo di 60 mila ero più altri cinque, quindi 65 mila euro l’anno”. Nella delibera “viene detto che la somma è da considerarsi congrua”, eppure per l’esponente di centrodestra il punto nodale riguarda la garanzia che “il servizio, molto importante, sia opportunamente monitorato dagli organi competenti e da parte del consiglio comunale”. Ha poi riportato la discussione “nel solco della competenza e della professionalità” la capogruppo del Partito democratico, Emanuela Piloni: “Consorzio.IT ha avuto una crescita enorme dal punto di vista della competenza e del supporto alle amministrazioni”. Complessivamente ha ricevuto il mandato a gestire il Suap da “52 amministrazioni”. Ora si tratta di “aumentare le possibilità” e supportare i piccoli e medi comuni del territorio “in attività molto complesse”. La centrale unica di committenza “è stata una grande risorsa soprattutto per i comuni che non dispongono di personale tecnico, un grosso vantaggio per tutto il territorio”.
Favorevole condizionato
Per Forza Italia, la consigliera Laura Zanibelli ha introdotto un elemento temporale, ricordando che l’attuale convenzione sostituisce quella precedente che, “con grande fatica, era stata votata 10 anni fa”. In questi anni l’obiettivo di aumentare la semplificazione delle procedure non è stato raggiunto. L’affidamento del servizio ha un costo “non banale” e il comune deve verificare che “sia veramente di supporto alle attività produttive, dalle più piccole alle più grandi”. Insomma, un voto favorevole “condizionato dal fatto di poter verificare l’attuazione della convenzione e di come evolverà il modello del Suap per il territorio”. Posta al voto, la delibera è stata approvata a maggioranza.