21-11-2024 ore 16:13 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Famiglie omogenitoriali, il comune di Crema chiede di colmare il vuoto legislativo

Il comune di Crema, partner della Rete Ready dal 2013, aderisce all’iniziativa nazionale approvata in occasione dell’incontro annuale tenuto a Pesaro il mese scorso. Nella giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza gli enti della rete ricordano che l’art. 2 della Convenzione sui diritti dell’Infanzia, ratificata dall’Italia nel 1991, prevede quanto segue: “gli Stati parti adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione…”. Per rendere effettivo questo impegno, chiediamo al Legislatore di intervenire per consentire anche ai bambini e alle bambine nati da un progetto familiare di una coppia non eterosessuale di vedere riconosciuta la loro famiglia al pari delle altre”.

 

Famiglie omogenitoriali

“Vogliamo continuare a tenere alta l’attenzione sulla disparità di trattamento che subiscono i bambini e le bambine delle famiglie omogenitoriali, che nel nostro Paese non hanno gli stessi diritti di figli e figlie nati e cresciuti da coppie di persone eterosessuali. La vita famigliare delle persone LGBT+ risulta, entro l’assetto normativo esistente nel nostro Paese, non ancora compiutamente tutelata, generando disparità di trattamento nel quadro degli stati dell’unione europea e di fatto discriminando in primis bambini e bambine, che non vedono riconosciuto il loro diritto ad avere due genitori. Come già ribadito il 12 maggio 2023, durante la manifestazione Le città per i diritti a Torino, alla quale hanno partecipato Amministratori e Amministratrici da tutta Italia, non è più procrastinabile un intervento legislativo, più volte richiesto anche dalla Corte costituzionale, per consentire ai comuni di assicurare ai figli e figlie delle coppie omogenitoriali piena tutela attraverso il riconoscimento anagrafico della doppia genitorialità. Sui sindaci e sulle sindache si concentrano infatti sia le richieste di intervento per agire come ufficiali di stato civile nelle iscrizioni anagrafiche, sia le intimazioni delle autorità di governo a non farlo. Una situazione di intollerabile incertezza, generativa di ingiusta e dolorosa tensione sociale ed umana”.

 

Genitore elettivo

L’assessora alle Pari opportunità del comune di Crema, Emanuela Nichetti, ricorda che “l'Italia è uno dei pochi paesi europei a non avere una legge che tuteli adeguatamente i figli e le figlie delle coppie omogenitoriali. Le famiglie omogenitoriali però esistono: è un dato di realtà. Nel nostro ordinamento viene riconosciuta solo la responsabilità del genitore biologico e non quella del genitore elettivo. Per poter garantire i diritti ai figli e alle figlie delle coppie omogenitoriali l’unica soluzione, alla luce del vuoto normativo, è l’adozione in casi particolari. Questa possibilità però richiede una procedura giudiziaria, con costi significativi e tempi di attesa molto lunghi: portare a termine l’adozione, infatti, può richiedere mesi o anni. In questo periodo il bambino ha giuridicamente un solo genitore e il genitore intenzionale non può prendere decisioni per il minore in molti ambiti della vita quotidiana”.

 

Il vuoto legislativo

“Per ovviare a questi limiti, la soluzione migliore sarebbe un riconoscimento immediato alla nascita, come già chiesto da più di 300 amministrazioni di tutti gli orientamenti politici durante l’incontro Le città per i diritti del 12 maggio 2023 a Torino. Solo così si potrebbe porre rimedio alla mancanza di tutele e diritti per i figli delle famiglie omogenitoriali e mettere fine ad una situazione che di fatto è discriminatoria. Anche la Corte costituzionale ha già più volte richiamato il Parlamento a colmare questo vuoto legislativo. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che tutti i bambini sono persone, titolari di diritti inviolabili, tra cui il diritto alla relazione con entrambi i genitori. È necessario ed è un atto di civiltà, che il legislatore metta al centro il loro preminente interesse”.

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