Da domani, giovedì 22 ottobre e fino al 13 novembre dalle 23 alle 5 del mattino in Lombardia sono consentiti solo gli spostamenti motivati da “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d'urgenza ovvero per motivi di salute, in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza e autodichiarazione per certificare gli spostamenti”. Questo quanto previsto dell'ordinanza (in allegato) firmata da oggi dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal presidente della Regione, Attilio Fontana.
Autocertificazioni e sanzioni
Come riporta la stessa ordinanza, “il mancato rispetto delle misure è sanzionato, secondo quanto previsto dall'art. 4 del decreto-legge n.19/2020. La sussistenza delle situazioni che consentono la possibilità di spostamento incombe sull’interessato. Tale onere potrà essere assolto, producendo un’autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445”.
L'evoluzione della curva epidemiologica in Lombardia
L'ordinanza nasce dalla proposta che, all’unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell’Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore, per fronteggiare la diffusione del coronavirus. Una proposta nata dalla rapida evoluzione della curva epidemiologica e dalla previsione della Commissione indicatori, istituita dalla Dg Welfare, secondo cui al 31 ottobre potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva. E fino a 4.000 in terapia non intensiva.
Chiusura media e grande distribuzione non alimentare
Sempre nella riunione che si è svolta ieri, oltre a condividere la richiesta di stop ad attività e spostamenti tutte le parti intervenute hanno condiviso l’opportunità della chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, della media e grande distribuzione commerciale tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità. L'eventuale chiusura sarà comunicata nelle prossime ore con una nuova ordinanza.