21-09-2015 ore 19:33 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Approvato il Piano regolatore dell'illuminazione pubblica. Investimento da 3 milioni, ingenti i risparmi economici e ambientali

“Un altro passo avanti per la riqualificazione della città”. Questo, in estrema sintesi, il commento dell'assessore all'ambiente Matteo Piloni subito dopo il voto favorevole del Consiglio comunale alla proposta del Piano regolatore dell'illuminazione comunale, il Pric, che “permetterà di migliorare la luce della nostra città. Un investimento di 3 milioni di euro, su più di 7 mila punti luce, che potrà portare un risparmio al comune di più di 500 mila euro l'anno, individuando un unico gestore e riqualificando i punti luce, anche in termini di efficentamento energetico”.

 

La luce della città del futuro

"Ora - prosegue Piloni - abbiamo a disposizione strumento urbanistico della luce. È il piano attraverso il quale imaginiamo la luce della città del futuro; abbiamo fotografato la situazione attuale e deciso come migliorare. I prossimi passi sono il progetto esecutivo ed il piano finanziario ed economico che deve dimostrare la sostenibilità del progetto che metteremo a gara". Tra un paio di mesi il Comune potrebbe avere a disposizione il piano economico, mentre per la fine del 2016 potrebbe essere completato l'iter di gara. Gli obiettivi sono inseriti nel Paes e la riqualificazione completa potrebbe avvenire entro il 2020.


Aspetti tecnici

Come illustrato dettagliatamente durante il Consiglio comunale di ieri da Gabriele Bazzoli e Diego Pelizzaro, è stato predisposto uno studio specifico, strada per strada: “Il Piano regolatore deriva dalla legge 17 del 2000 che ha tentato di imporre alle amministrazioni locali di gestire al meglio gli impianti di pubblica illuminazione che possono offrire risparmio energetico in un settore che pesa molto nei bilanci degli Enti. Illuminare meglio significa valorizzare il territorio e generare maggiore sicurezza, eliminando le zone d'ombra”. In sintesi, non serve più luce, ma “è necessario illuminare in modo più uniforme”, impedendo che il fascio di luce va “oltre l'orizzonte”. I Comuni avrebbero dovuto dotarsi del Pric entro il 2010 e al momento il Comune di Crema è uno dei primi ad aver completato questa fase.

 

Sistema digitalizzato

Crema, lo stato attuale della pubblica illuminazione è stato rilevato con uno scanner mobile. Il sistema ora è in digitale e “interrogabile da remoto”. Ogni punto luce è identificato e ha un colore blu se di proprietà comunale e di colore rosso se di Enel sole. È possibile avere di ogni punto luce la potenza installata, la tipologia di lampada, lo stato di conservazione, le foto del punto luce e del quadro al quale è collegato.

 

Sodio, mercurio o led

Nel territorio comunale sono presenti 5899 lampade divise tra illuminazione stradale (68%), arredo urbano e proiettori ad incasso, per un totale di 721 Kw di potenza installata. Lampade nel 71% dei casi sono Sap, ovvero ai vapori di sodio ad alta pressione, quelle di colore arancione; il 17% sono al mercurio, obsoleto e del tutto inefficiente, mentre il 5% a led. Il 50,57% delle lampade sono conformi alla legge 17 contro l'inquinamento luminoso. In tutto 77 quadri e due sottoquadri – 13 dotati di orologio astronomico e 13 di regolatore di tensione - sono di proprietà del Comune, un'altra cinquantina sono di Enel Sole.

 

Privati fuori norma

Illuminazione privata, soprattutto nelle zone commerciali e industriali molto spesso non è conforme alla Legge 17, per cui dovranno riqualificare gli impianti adeguandosi alla norma. Obsolete le aree realizzate negli anni '70, molto meglio le nuove lottizzazioni.

 

Strade

La riqualificazione della pubblica illuminazione ha un punto fondamentale nelle strade. Ogni strada deve avere giusta e corretta quantità di luce, mentre ora tendenza è di installare 150 Watt Sap sia in strade principali che secondarie. Sull'intero territorio comunale ogni strada è stata ora classificata, creando una gerarchia dell'illuminazione. Massimo grado di illuminazione, 1 candela per metro quadrato, è stato fornito alla tangenziale, 0,75 candele su principali vie di comunicazione e 0.5 candele stradine interne e 0,3 candele sulle strade vicinali o strade chiuse.

 

Messa a norma

Per mettere a norma e fare efficienza è necessario cambiare lampade a mercurio con lampade a Sap o a led e mettere in sicurezza elettrica i cavidotti, i quadri elettrici ed i sostegni dei punti luci. L'intero impianto può essere messo a norma cambiando 3848 corpi illuminanti, 1400 corpi lampada da arredo urbano, 22 proiettori, 124 quadri elettrici da adeguare e 65 pali da sostituire. Il tutto comporta una stima d'investimento di 3 milioni 114 mila euro per la messa a norma completa ed esaustiva dell'impianto di pubblica illuminazione. Il tutto porterà dai 3 milioni 700 mila Kw/h ora l'anno attuali di consumo energetico se ne consumino 1 milione 100 mila l'anno, con un risparmio di 2 milioni 600 mila Kw/h, pari al 70% di risparmio e meno emissioni di Co2 pari a 1300 tonnellate l'anno.

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