21-05-2024 ore 16:36 | Politica - Crema
di Giulia Tosoni

Italia Viva boccia il rimpasto di giunta: 'metodi preoccupanti, abbiamo un sindaco sinecura'

“Se Fabio Bergamaschi voleva trasformarsi in ‘sindaco sinecura’ crediamo abbia raggiunto il proprio scopo”, così la cabina di regia di Italia Viva si è espressa, questa mattina, sul rimpasto di giunta di venerdì 17 maggio. “Su una cosa siamo tutti d’accordo – ha commentato Tiziano Guerini - questo è l’ultimo appello, o funziona o non funziona. Il sindaco con il rimpasto si gioca i prossimi due anni e una eventuale riconferma. Il passaggio è decisivo per la città, un ultimo appello sul quale noi esprimiamo le nostre perplessità”.


L’insuccesso della macchina comunale

Come Italia viva – ha spiegato Giovanni Delogu - prendiamo atto del rimpasto della giunta comunale e non possiamo non esprimere il nostro giudizio. All’incontro presso la Casa del pellegrino a santa Maria, ha ammesso l’inadeguatezza della sua struttura, una confessione così la giudichiamo di insuccesso del funzionamento della macchina comunale”. Lo stesso Bergamaschi in quella sede aveva affermato la “mancanza di una comunicazione interna”. “Oggi – ha continuato Delogu - siamo di fronte a scelte organizzative che evidenziano in maniera palese la difficoltà del comando: due assessori non eletti, un capo di gabinetto. All’assessore licenziato diamo il nostro supporto, all’assessore alla quale è stata ridimensionata la delega, pensiamo che sia stata una mortificazione”.


I metodi usati dal sindaco sono preoccupanti

Paola Orini ha espresso il suo dispiacere per il trattamento riservato a Cinzia Fontana: “mi dispiace umanamente per la diminuzione del vice sindaco, che sempre si è distinta per la sua competenza. Esprimo anche la mia vicinanza umana all’ex assessore Giossi, una revoca è qualcosa di pesante, solitamente quando ci sono cambiamenti si dovrebbe andare per dimissioni. Come referente del territorio, affermo che quello che avviene a Crema ha conseguenze anche nel cremasco, questi cambiamenti suscitano delle preoccupazioni forti. I metodi usati da Bergamaschi sono preoccupanti”. Simone Beretta ha così concluso la conferenza: “un sindaco che prende la decisione di portare in giunta Pagliari e sceglie di porre un uomo di esperienza e valore come Primo Podestà nel ruolo di organizzatore e di controllore con la funzione di capo di gabinetto, avrebbe già dovuto mettere in campo le sostituzioni dei due”.

 

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