21-05-2024 ore 20:30 | Politica - Crema
di Giovanni Colombi

Montessori, incontro tra l'amministrazione e i genitori. Bergamaschi: “situazione complessa”

Nei giorni scorsi, presso la scuola dell’infanzia comunale “Iside Franceschini”, si è tenuto un incontro tra l'Amministrazione comunale e le famiglie degli alunni. Il confronto, organizzato in seguito alle preoccupazioni manifestate nelle scorse settimane, è stato un’opportunità per discutere insieme sul futuro della scuola e per individuare gli strumenti necessari a mantenere il Montessori un servizio di eccellenza, al centro delle politiche scolastiche del comune di Crema.

 

Garantire la continuità educativa e didattica della scuola

L'amministrazione comunale ha espresso i propri obiettivi principali. In primo luogo quello di garantire ai bambini e alle famiglie la continuità educativa e didattica della scuola, assicurando che la qualità dell’insegnamento e la serenità del percorso formativo dei bambini non subiscano interruzioni. Come è stato spiegato, negli ultimi anni il servizio ha dovuto affrontare gravi difficoltà nel reperire insegnanti supplenti in possesso dei titoli di accesso richiesti dalla normativa. I concorsi banditi sono stati quasi deserti e i pochi candidati rimasti in graduatoria non hanno fornito disponibilità per supplenze brevi. Questo ha causato il rischio di interruzioni del servizio e un aumento delle ore di straordinario per il personale. Da qui il secondo obiettivo: quello di tutelare le persone e la qualità degli interventi educativi, proteggendo il benessere di bambini, delle famiglie e degli insegnanti, garantendo al contempo elevati standard educativi. Senza dimenticare la necessità, infine, di favorire la sostenibilità del servizio comunale, preservandone la qualità di eccellenza.

 

Riorganizzazione del servizio

La proposta di riorganizzazione del servizio, pertanto, si è orientata verso la distribuzione di un totale di 128 bambini (su 130 posti disponibili) in 5 sezioni da massimo 26 bambini ciascuna, dando soddisfazione a tutti i bambini di Crema le cui famiglie hanno presentato domanda di iscrizione, che sono stati accolti, inclusi gli anticipatari. Numeri in linea con quanto indicato dal Comitato di Gestione nel novembre scorso come numero massimo accettabile, poi accolto dall’amministrazione nel Regolamento dei servizi educativi 0-6 anni approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, a fronte della normativa vigente che permette fino a 29 bambini per sezione (erano 24 in seguito alle norme sul distanziamento sociale connesse all’emergenza pandemica). A fronte della riduzione di una sezione, il personale in servizio presso la scuola dell’infanzia viene in ogni caso integralmente garantito dall’amministrazione comunale.

 

Confronto tra l'amministrazione e i genitori

Il sindaco, l’assessore all’istruzione Emanuela Nichetti e la giunta hanno sempre considerato la preoccupazione che la possibile chiusura di una sezione avrebbe potuto causare qualche fatica, da approfondire e risolvere, ma la componente pedagogica della scuola d’infanzia e dell’ufficio scuola ha rassicurato sul fatto che bambini e famiglie sarebbero stati adeguatamente supportati in questo passaggio. Come sottolineato dal primo cittadino, Fabio Bergamaschi, “da qui la proposta che non ha altro scopo se non quello di mettere in sicurezza il servizio del Montessori, preservandone la qualità, offrendo una risposta organizzativa alle gravi difficoltà che ci sono state palesate soprattutto nell’ultimo anno, quando in diverse occasioni abbiamo rischiato di non poter garantire la continuità del servizio a causa dell’impossibilità di reperire supplenti in possesso dei titoli previsti dalla legge. Un rischio che non possiamo correre, per responsabilità nei confronti di tutti gli attori coinvolti, ma soprattutto dei bambini e delle famiglie. A maggior ragione perché tutti consideriamo il Montessori l’eccellenza che conosciamo ed apprezziamo. La soluzione prospettataci dalla parte tecnica ha un ferreo rigore logico e motivazionale e in prima battuta sembrava trovare il favore della componente pedagogica e dei genitori. Quando mi è stato reso evidente, al contrario, che la posizione era mutata o che in ogni caso sono nate delle reciproche incomprensioni ho inteso favorire un momento di confronto in cui potermi spendere in prima persona. Perché in primo luogo ritengo che alla base di ogni scelta, che alla fine si condivida o meno, debba esservi un confronto cristallino sulle ragioni a supporto e una piena, reciproca, consapevolezza”.

 

Periodo di valutazione

"Il comune – ha concluso il sindaco - ha formulato la proposta con le migliori intenzioni. Sono state spiegate dettagliatamente ai genitori presenti all’incontro, unitamente alle ragioni che forse non erano state in precedenza esplicitate con altrettanta precisione e franchezza. Al contempo siamo aperti al dialogo e pienamente disponibili a raccogliere differenti suggerimenti ed osservazioni. Ma tutti siamo chiamati a comprendere la complessità della situazione che ci troviamo ad affrontare. Penso che ora, dopo l’incontro, sia opportuno un periodo di decantazione, in cui ciascuna parte in causa possa riflettere e lasciar sedimentare nel pensiero quanto discusso. Valuteremo attentamente ogni possibile suggerimento ed anche eventuali terze vie, a condizione che siano materialmente praticabili. A breve proseguiremo nel confronto con i genitori e ringrazio il Comitato di Gestione per la collaborazione che ha già manifestato in questa occasione”.

3593