21-04-2017 ore 16:08 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema amica. Risari lancia la nuova fucina di idee: “ristrutturare l’ex Misericordia”

In principio furono le Idee per la città, un cantiere programmatico che guardava fiducioso alle elezioni amministrative. Oggi, a distanza di 7 mesi, Gianni Risari ammette che “quel progetto di dialogo condivisione sulle prospettive della città non è ancora avvenuto. Dopo aver approfondito vari temi e discusso l’ipotesi di creazione di una lista civica, ritengo non ci siano le condizioni per una proposta di questo genere. All’inizio alternative erano due: elaborare una proposta politica o scendere nell’agone come candidato. Ho scelto di non candidarmi né di formare una lista d’appoggio”.

 

Nasce Crema amica

Ma l’Abc – acronimo di anziani, bambini, case – alla base delle Idee per la città non è andato sprecato. Stamani in conferenza è stata presentata Crema amica, “una fucina di studio, dialogo e proposta che, dopo la normale dialettica e contrapposizione elettoralistica, conta sul fatto che ci sia unità d’intenti sulle cose importanti”. Si tratta di un gruppo giovane e “intergenerazionale, di ispirazione cattolico-democratica e riformista e con una visione aperta alle tematiche europee. Ci porremo in maniera propositiva nei confronti dell’amministrazione e dei non eletti, per lavorare insieme ai progetti importanti per la città”.

 

Ristrutturare l’ex Misericordia

Il primo di questi è la ristrutturazione completa dell’ex Misericordia, un’idea che per Risari “porta alla rivoluzione del sistema assistenziale e sociale di Crema e del Cremasco. Stanno partendo sperimentazioni basate sull’integrazione di assistenza ai bambini e agli anziani. Questa non vuol’essere una polemica nei confronti della Fondazione Benefattori Cremaschi. Siamo consci del fatto che questo progetto richieda milioni di euro, e che per ottenerli si debba avere un progetto, mettere insieme i soggetti per il finanziamento e individuare l’attuatore”. Il presupposto è che “non serve intervenire a spizzichi e bocconi realizzando 2 o 3 appartamentini giusto per dire di aver detto qualcosa”.

 

Riflettere sui bisogni concreti

A chi gli chiede conto dell’idea, Risari ricorda che “assieme a Franco Bordo abbiamo impedito che si costruisse cittadella dell’anziano, ma non abbiamo detto “no” per lasciare le cose come sono. Il mio non è un pallino, ma un dovere morale, un sogno da realizzare”. Nei prossimi mesi Crema amica si metterà al lavoro. Esclusa l’ipotesi di strutturarsi in un partito, probabilmente si costituirà come associazione. L’obiettivo è “essere soggetti attivi sul territorio”, e, come specifica Francesco Trovati – coordinatore del progetto assieme a Valentina Dolci – “pensare ai bisogni reali ed oggettivi della città”.

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