21-04-2016 ore 20:32 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema. Riqualificazione di Porta Ombriano, tra resistenze e catastrofismi

Continua a far discutere la riqualificazione di porta Ombriano. La minoranza attacca duramente il Comune con consueto refrain, secondo cui l’amministrazione avrebbe "voluto privilegiare qualcuno a discapito dell’interesse generale”. Come spiegano i consiglieri di opposizione, “c’erano un semaforo ed una viabilità che funzionavano, a garanzia soprattutto della sicurezza dei cittadini e degli interessi di tanti piccoli commercianti che rischiano di essere rovinati: questi erano in essere in Piazza Giovanni XXIII, ex piazza S. Martino, non si capisce la ragione per la quale - dopo aver sostituito il semaforo con la rotatoria - si sia modificato in modo alquanto estroso ed irrazionale la viabilità consolidata e funzionante”.

 

L’ascolto delle istanze

Attraverso gli assessori al commercio ed ai lavori pubblici Morena Saltini e Fabio Bergamaschi, la giunta di centrosinistra ribadisce che “lo stile dell’amministrazione è sempre stato improntato ad un ascolto sincero delle istanze presentate da ogni portatore di interesse e così continuerà ad essere, anche in relazione alla riqualificazione di piazza Giovanni XXIII. Le associazioni di categoria sono già state coinvolte rispetto al progetto e non hanno eccepito alcunché in sede di presentazione, anche in considerazione del fatto che il numero di stalli di sosta a servizio delle attività commerciali è addirittura aumentato, contando i parcheggi di viale Repubblica”.

 

Le condizioni del Comune

Ricevuta ieri – tramite Confcommercio – la richiesta di un incontro coi commercianti che si sentono colpiti dalla riqualificazione, Bergamaschi e Saltini si dicono “pronti per un nuovo incontro in cui ascolteremo e valuteremo le richieste, ma a condizione che siano compatibili con l’orizzonte verso il quale intendiamo muovere: il miglioramento della vivibilità della piazza, la creazione di un ampio collegamento pedonale tra via XX settembre e viale Repubblica, la realizzazione di un accesso ciclabile sicuro al centro storico, una riqualificazione anche estetica dei luoghi, con la posa di arredo urbano e la realizzazione di plateatici per le attività commerciali prospicienti all’attuale fascia pedonale”.

 

I possibili benefici

Gli assessori ritengono che tutto ciò possa “portare beneficio alla città ed anche agli stessi commercianti, perché la sfida è di allungare la classica “vasca” dei cremaschi e collegare ciclopedonalmente il polo commerciale di via XX settembre con quello di viale Repubblica, laddove ora, grazie allo spostamento degli stalli di sosta sulla carreggiata, la passeggiata dei cremaschi davanti alle vetrine è stata resa finalmente sicura”. Dicendosi “fermamente convinti della necessità di favorire l’accessibilità di piazza Giovanni XXIII a piedi o in bicicletta”, la soluzione adottata “non impedisce affatto di poter continuare a recarsi a svolgere commissioni in automobile. Gli stalli di sosta sono addirittura aumentati. E tale scelta è stata frutto proprio della volontà di tutelare le attività commerciali”.

 

Pedonalizzazione dei centri storici

Bergamaschi e Saltini ricordano che “avremmo potuto decidere di chiudere interamente la piazza agli autoveicoli ed anche questa è una sensibilità che non manca certamente in città. Se l’Amministrazione non si è mossa verso tale scenario è proprio per tutelare le attività commerciali. La soluzione individuata, pertanto, garantisce le esigenze di turnover della sosta conciliandole con quelle di migliore fruibilità degli spazi del centro storico. Tutto il mondo civile sta muovendo verso la pedonalizzazione dei centri storici e Crema non può rimanere indietro, soprattutto alla luce del fatto che la transizione verso quello scenario, in piazza Giovanni XXIII, sta per essere attuata con ogni accorgimento volto a tutelare le istanze del commercio. Non intendiamo mettere la città nel congelatore. Se Crema fosse rimasta ferma innanzi alle resistenze psicologiche di alcuni commercianti, avremmo ancora le auto in transito in via Mazzini”.

 

La mozione urgente

"A scanso di equivoci - concludono i consiglieri di minoranza, in allegato il loro comunicato stampa - se nulla interviene per mancanza di buon senso, all’inizio della prossima settimana presenteremo una mozione urgente da discutersi in Consiglio comunale per mettere fine a questa imbarazzante e pericolosa situazione e a difesa del lavoro e delle attività commerciali della piazza".

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