Per le famiglie e le amministrazioni locali “è sempre più difficile far quadrare i bilanci”. Durante il dibattito sul bilancio del comune di Crema, il consigliere Francesco Lopopolo (Crema bene comune) ha ribadito la preoccupazione del suo gruppo per “la premessa dell’assessora Fontana”. In particolare nel passaggio dedicato all’aumento esponenziale dei costi, coi comuni costretti “ad affrontare la situazione in completa solitudine con le proprie risorse di bilancio”. In ambito sociale, le spese del comune sono in continuo aumento: “ora superano il 27 per cento del totale”. Di contro gli investimenti nel prossimo triennio sono corposi: “poco meno di 7 milioni di euro (6,850 mln), in mobilità, efficientamento energetico, adeguamento sicurezza degli edifici scolastici e impianti sportivi, parchi urbani, superamento delle barriere architettoniche e mantenimento del patrimonio comunale”. Per la transizione digitale, l’inclusione sociale, la rigenerazione urbana sono previsti 19 milioni di euro: “si spera finanziati tutti dal Pnrr”. In totale “sfioriamo i 26 milioni nel prossimo triennio”. Non va dimenticata “la riduzione di 27 milioni in 12 anni del debito pregresso”.
Evasione e ‘pizzo di Stato’
Il comune di Crema ha investito 1 milione di euro, “ben spesi”, per mantenere l’esenzione dell’Irpef per i redditi fino a 18 mila euro e al contempo prosegue l’azione di recupero dell’evasione. In contrapposizione a questa azione virtuosa, capillare, di accompagnamento e sostegno delle fragilità locali, Lopopolo ha definito “uno schifo morale” i vari “condoni, rottamazioni, ravvedimenti, tregue, paci fiscali: altro che definire le imposte un pizzo di Stato”. Le presunte “vittime” di queste “vessazioni”, ha proseguito, “scopri che sono i primi a pretendere i servizi gratuiti resi dallo Stato, che sono la scuola e la sanità e tutte le tutele sociali, che però sono pagate per il 65 per cento dai dipendenti tassati alla fonte”. Insomma, “per ridurre le tasse basterebbe farle pagare a tutti”.
Nuove assunzioni
Il comune “per essere efficiente ha bisogno di risorse umane adeguate in quantità e qualità”. Come fare? Per migliorare la qualità bisogna “curare la formazione e intraprendere equilibrate relazioni, curando soprattutto le interazioni interne ed esterne”. Per la quantità, “per diversi anni i comuni non hanno potuto assumere, producendo una fisiologica diminuzione del personale in servizio, sovraccaricata dalla complessità delle incombenze”. Ad oggi il comune di Crema dispone di 171 dipendenti che alla fine dell’anno dovrebbero diventare 174: nel 2024 si prevedono 21 nuove assunzioni con concorsi per posti a tempo indeterminato, “dove spesso diviene difficile trovare candidati, inspiegabilmente a fronte di una disoccupazione diffusa”. Sorge quindi il dubbio che il lavoro pubblico “non sia poi un’isola felice”.
Rapporti col territorio
“Dopo la disgregazione attuata da alcuni amministratori locali”, quello che per Lopopolo è “un sapiente lavoro di negoziazione”, nel 2023 i 48 comuni hanno siglato “un rinnovato accordo, scegliendo un proprio presidente e la giunta”: ora quindi “siamo rappresentati da un’unica voce, potenzialmente più autorevole e forte”. In termini pratici, sono operativi vari progetti: “la polizia locale unificata, sportelli unici delle attività produttive, ufficio tecnico territoriale”. Sono in corso “interlocuzioni coi livelli istituzionali superiori” per tematiche di interesse sovracomunale: “ambito socio sanitario, trasporto pubblico, settore economico produttivo, alta formazione, cultura e turismo”.
Bilancio di previsione
Replicando ad alcune sparate della minoranza “anticipate alla stampa per tenere il palcoscenico”, Lopopolo ha spiegato che “il velodromo è già pronto e si potrà utilizzare quando farà caldo”, che il “superbonus non si poteva usare per gli edifici pubblici” che “il ponte di via Cadorna è sì pericoloso, ma gli accorgimenti attuati, come l’interdizione ai mezzi pesanti, lo rendono al momento ancora utilizzabile, pur rimanendo oggettivamente un problema di tutti”. Se la previsione è di sistemarlo adeguatamente nel prossimo anno, “vedremo e speriamo di riuscire a portare a casa questo obiettivo”. In chiusura “un plauso per il fiore all’occhiello del comune”: si tratta del “tempo di pagamento delle fatture che, nel terzo trimestre dell’anno, si attesta sugli 11 giorni” e la frecciata alle opposizioni: “se risparmi non sai spendere, se investi lo fai nel momento sbagliato. Manca sempre la vision, la mission e gli obiettivi”. Eppure, “è provato statisticamente dagli ultimi risultati comunali che il continuo protagonismo di contrapposizione è inversamente proporzionale ai risultati ottenuti. Chi per cinque anni ha spesso criticato o si è ritirato o sonoramente bocciato. Alcuni sono stati rieletti in minoranza ma con un dimezzamento delle presenze. Meglio trovare linee comuni nei contenuti e nelle espressioni essere più autorevoli e pacati”.