20-12-2022 ore 10:56 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Minoranza, emendamento al bilancio: ‘esenzione Irpef venga portata a 19 mila euro’

Dopo l’illustrazione del sindaco Bergamaschi e dell’assessore Fontana, oggi pomeriggio, a partire dalle 15, il consiglio comunale sarà chiamato a presentare e discutere gli emendamenti al bilancio di previsione 2023-2025. I termini sono scaduti venerdì scorso e ne sono stati presentati sei. Cinque sono di Forza Italia e uno collegiale, di tutta la minoranza. Partiamo da quest’ultimo.

 

Esenzione Irpef

“Con un’inflazione all’11 per cento – spiegano Laura Zanibelli (Forza Italia), Andrea Bergamaschini (Lega Lombarda Salvini Crema), Giovanni De Grazia (Fratelli d’Italia) e Ilaria Chiodo (Lista Civica Borghetti) - accontentarsi di dire che non si è aumentato nulla, avendo già aumentato al massimo la tassazione e senza prevedere interventi a sostegno delle famiglie e attività economiche, non è certo lungimirante. In questo senso, il nostro emendamento è un chiaro segnalo politico di come ci muoveremmo noi di fronte ad un mutato scenario economico, che chiede nuovi interventi. Applicare riduzione Tari e Imu a nuove attività, che nei fatti non le richiedono, come dimostrato negli anni, o spendere risorse comunali per attività di competenza di altre istituzioni, come la ricerca lavoro, non va nella direzione di sostenere chi ha bisogno. Grandi manovre con i soli emendamenti al bilancio non sono percorribili, ci saremmo aspettati molto di più da una nuova amministrazione”.


Il recupero delle risorse

“Considerato l'incremento stimato dei costi energetici e l’innalzamento già registrato delle bollette con pesante impatto economico su famiglie e attività produttive e l’inflazione all’11%”, si chiede di “innalzare la fascia di esenzione dell’Irpef fino a 19.000 euro di reddito” rispetto agli attuali 18 mila. Le risorse a copertura di minore entrata, stimata in circa 150 mila euro. Saranno recuperate riducendo 70 mila euro dal capitolo ‘prestazioni’ dell’Orientagiovani e 30 mila dai servizi abitativi, “riportandoli più in linea con precedenti impegni di spesa”. Altri 20 mila dall’eliminazione dell’abbattimento del 30 per cento della Tari nuove attività, “che ormai storicamente non ha visto accesso o limitatissimo in termini numerici (nessuno nel 2021 ad esempio)”. Secondo la minoranza, dal capitolo ‘manutenzione del verde’ è possibile recuperare altri 20 mila euro, “tenuto conto anche di diverse forme di attuazione della manutenzione verde e piantumazione, che possono essere effettuate con risparmio sul bilancio comunale. Gli ultimi 10 mila euro potrebbero arrivare dalla riduzione delle ‘spese legali’.

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