20-12-2020 ore 13:23 | Politica - Crema
di Sara Valle

Finalpia, modifica allo statuto. Zanibelli: 'Ora il CdA sia davvero autonomo e responsabile'

E' stata approvata a maggioranza, durante il consiglio comunale di ieri, giovedì 17 dicembre, la modifica dello statuto della Fondazione Finalpia, resa necessaria dalla più recente riforma del Terzo settore. 13 i voti favorevoli, contrario Andrea Bergami del Polo civico, astenuti Lega e Forza Italia. Dalle previsioni statutarie si evince lo scopo di rafforzare l'indipendenza e l'autonomia decisionale dell'ente rispetto all'amministrazione comunale. Il Presidente ed il Cda, nominati dal sindaco, agiranno in totale autonomia sulla gestione della struttura. Il loro incarico avrà durata di 5 anni.

 

Responsabilità politica

Per Laura Zanibelli di Forza Italia “pare un mero fatto tecnico, adeguamento dello statuto per rispondere alla normativa del 2017 per le Onlus. In realtà, non si possono non notare alcuni punti, il più importante dei quali è che la Fondazione assurgerà a totale indipendenza. Sarà sempre il sindaco a nominare i membri del CdA ed il Presidente ma questi agiranno in totale autonomia sulla gestione della struttura, senza rispondere agli indirizzi del sindaco pro tempore, come l’attuale”. Ripercorrendo la storia di Finalpia, “quella che non vuole ricordare il sindaco”, Zanibelli ritiene che le responsabilità siano di carattere politico e risiedano “in capo a chi doveva dare indirizzi, coinvolgendo tutte le forze politiche, almeno fino a modifica dello statuto, a chi governa la città da più di 8 anni”. “Modifiche alla gestione di Finalpia- continua- dovranno trovare ora soluzione in una studiata e articolata proposta di valorizzazione dell’immobile da parte del CdA, azione la cui responsabilità politica è mancata fino ad ora e cui il sindaco Bonaldi non può sottrarsi”.

 

Il futuro

A fronte delle modifiche statutarie Zanibelli rivolge un invito al Cda, “sempre che intenda rimanere in carica”: “che muova davvero i passi in autonomia ma con la responsabilità di chi sa che amministra il bene della città per la città e che non potrà prescindere da questa. E ciò in particolare riferimento all’articolo 3 dello statuto” secondo cui: “Il patrimonio è impiegato dalla Fondazione con modalità idonee a consentire lo svolgimento delle attività istituzionali, a conservarne il valore, e a garantirne la continuità nel tempo” . Ora per Zanibelli è necessario “avviare un percorso amministrativo differente rispetto al passato che tenga conto delle sensibilità politiche e civiche”.

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