20-09-2024 ore 14:34 | Politica - Crema
di Eliana Lanfranchi

Forza Italia sul protocollo antismog: 'un piano rivolto a città più sviluppate rispetto a Crema'

“Apprendiamo dalla stampa che l’amministrazione Bergamaschi ha aderito volontariamente al protocollo regionale sulle misure temporanee di blocco del traffico, un passo che ha suscitato perplessità, tra l'altro, per l’apparente incoerenza tra l’enfasi su interventi minori, come l’installazione di una pompa per biciclette, e il blocco del car sharing”. Così Laura Zanibelli, del gruppo consiliare di Forza Italia Crema ha commentato l’adesione volontaria del comune al protocollo antismog. “È stato previsto il blocco della circolazione per i veicoli fino a Euro 4 in caso di superamento dei livelli di polveri sottili per più di due giorni consecutivi, già a partire dal prossimo primo ottobre”.


 

‘Come garantire la mobilità dei cittadini?’

“Ci chiediamo quali azioni concrete l’amministrazione stia mettendo in campo per promuovere la sostenibilità e garantire la mobilità dei cittadini, considerato che i corridoi viabilistici offrono soluzioni limitate. Misure di questo tipo, pur motivate da nobili intenti ambientali, devono essere realisticamente attuabili e sostenute adeguatamente dai servizi locali.
 Non a caso questo protocollo è obbligatorio per le grandi città, dotate di piani di trasporto locale e viabilistico più sviluppati rispetto a Crema. Quali risorse saranno destinate al ricambio del parco auto dei cittadini? Quali investimenti saranno fatti per migliorare la mobilità intercomunale? C’è un piano concordato con l’Agenzia del trasporto pubblico provinciale? Inoltre, come verranno supportati i cittadini che non vivono lungo i corridoi viabilistici o che hanno necessità particolari, come accompagnare più bambini a scuola o recarsi al lavoro verso i comuni limitrofi o provenire dall’esterno verso la città, senza una articolata rete di trasporto nel territorio?”.

 

‘Fondamentale garantire piani attuabili’

È stata condotta una mappatura delle aziende coinvolte, degli orari di lavoro, della viabilità e delle opzioni di trasporto pubblico, anche con minibus? Quanti sono gli autoveicoli rientranti in queste categorie? 
Prima di adottare misure così impattanti, è fondamentale garantire che siano concretamente attuabili per tutti i cittadini, non solo per chi può permettersi di acquistare un nuovo veicolo o recarsi al lavoro in bicicletta. Proponiamo che prima si sviluppi un’adeguata rete di servizio trasporti dalla città al territorio e viceversa, con un piano condiviso sia con l’Atpp che con le aziende e altri operatori e fornitori di servizi, in questo modo favorendo anche il welfare diffuso.
 Valuteremo se nell'ambito della competente commissione ambiente e territorio sarà possibile un’analisi approfondita dei dati raccolti e soprattutto quali le misure proposte. In caso contrario, rischiamo di trovarci di fronte a un provvedimento più di facciata che di sostanza”, ha concluso Zaniboni. 

1998