20-06-2020 ore 17:40 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Covid19. Servizi sociali di Crema, durante la pandemia sostenute oltre 600 famiglie

“L’emergenza Covid ha straordinariamente sollecitato il sistema del Welfare cremasco”. Dall’inizio di marzo alla metà di maggio, spiega l’assessore Michele Gennuso, sono state centinaia le richieste di aiuto valutate dai servizi sociali di Crema. “Il Punto unico di accoglienza ha accolto (fisicamente o per telefono) 245 persone: 118 per questioni legate a problemi di salute rinviate a un collegamento con Ats Valpadana, 116 per problematiche economiche (prese in carico dagli uffici di via Manini), 99 per problemi legati all'assistenza domiciliare di anziani”.

 

Auser e buoni spesa

Partner del Comune nel sostegno agli over 65 e alle persone in quarantena, l’Auser 65 ha compiuto 468 servizi, dalla spesa a domicilio, alla consegna di farmaci, all’aiuto nella risoluzione delle pratiche. Le domande d’accesso ai Buoni spesa sono state 902, delle quali 690 ritenute valide. Complessivamente “sono stati raggiunti 611 nuclei con 564 buoni spesa, 38 pacchi alimentari e in 9 casi entrambi”. Un sostegno arrivato dal fondo nazionale del Dipartimento di Protezione civile e dalle donazioni al Comune. Il servizio di solidarietà alimentare erogato con la Caritas locale è stato di 200 mila euro (182 mila della Protezione civile, 18 mila grazie a donazioni dei cittadini).

 

Debiti e contratti

Gennuso sottolinea che “i nuclei familiari che hanno richiesto il buono spesa o il pacco alimentare erano costituiti da soggetti in situazioni problematiche o con contratti di lavoro svantaggiosi. Altre famiglie invece hanno sperimentato situazioni di indebitamento. Questa lettura dei dati ci porta a pensare che una possibile azione da sviluppare potrebbe essere quella dell’educazione finanziaria. I servizi domiciliari sanitari e sociosanitari per gli anziani hanno sofferto: è necessario ripensarli e irrobustirli. La formula è quantificazione= rete + misure”.

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