20-02-2015 ore 21:00 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Prolungamento della MM3 a Paullo, Cattaneo spezza il sogno cremasco: “i territori non hanno le risorse per realizzarla, meglio pensare ad altro”

Disservizi ferroviari e prolungamento della linea 3 della metropolitana da San Donato fino a Paullo: su questi due aspetti è particolarmente interessante quanto emerso stamattina a Crema durante l'incontro dei sindaci con il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo.


Compensazione Teem

Dopo anni di silenzio, gli amministratori locali - riuniti per l'appuntamento cremasco delle 100 tappe in Lombardia - hanno ribadito ai rappresentanti regionali di aver accolto l'appello e la petizione di Legambiente, secondo cui “la principale tra le opere compensative per il territorio del sud-est Milano previste per la realizzazione della Teem, la Tangenziale esterna est di Milano", fosse una e probabilmente la più agognata da decine di migliaia di pendolari negli ultimi 40 anni: "il prolungamento della linea metropolitana 3 da S. Donato a Paullo". Per Legambiente, "tutto era già deciso, siglato negli accordi tra i vari Enti sin dai primi anni 2000" ma a conti è "rimasto lettera morta”.

 

Oltre 7 mila firme

Lo scorso mese di novembre, dopo aver predisposto un sito internet per coinvolgere i vari livelli istituzionali, è iniziata la raccolta firme di sindaci e amministratori, che ha ormai superato le 7 mila unità. Il consigliere regionale Agostino Alloni, Pd, ha allargato il campo, ribadendo l'assoluta necessità dello sviluppo della mobilità sostenibile, visto che il sistema dei trasporti pubblici e privati attorno al capoluogo pare essere prossimo al collasso.

 

Paullese e Hub di San Donato

La questione è di primaria importanza, coinvolge una vastissima area e non può prescindere dalla completa riqualificazione della Paullese: “fra un anno, un anno e mezzo potremmo essere qui a commentare la fine dei lavori dell'ex 415, con il nuovo ponte di Spino, l'eliminazione dei semafori alle porte di Milano e soprattutto la riqualificazione dell'Hub di San Donato”, ormai inadeguato. La partita è delicata ma non impossibile e secondo Alloni avrà successo: “Milano deve fare la sua parte e con la regia della Regione, i territori devono essere messi attorno a un tavolo e aiutati nella realizzazione di progetti ambiziosi. Deve essere fatto per il futuro dei nostri figli, perché fra 30, 40 anni le auto dovranno essere usate per viaggi lunghi, oltre regione, non per fare 40 chilometri”.

 

Nessun treno diretto

La replica del presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha però lasciato tutti a bocca aperta: “Sul tema del trasporto ferroviario del Cremasco verso Milano sono decenni che lavoriamo insieme al consigliere Alloni, a Gianni Rossoni. L'azienda che gestisce il servizio aveva raggiunto il 90% degli obiettivi, poi è caduta al 70%, ora col nuovo corso sta risalendo verso l'80%. Crema soffre il fatto di non essere sull'asta principale. Quindi, o si pensa ai treni diretti, ma poi tutto si incaglia all'ingresso di Milano o si lavora alle alternative”. L'unica possibilità, quindi, “è quella di favorire la meccanizzazione verso Treviglio”.


Gli 800 milioni

Per quanto riguarda il prolungamento della metropolitana fino a Paullo, Cattaneo è stato piuttosto duro: “Si può realizzare con il 60% dei fondi dello Stato ed il 40% delle risorse provenienti dai territori. Il progetto costa 800 milioni, quindi significa che per arrivare al 40% i territori devono trovare circa 320 milioni: i territori sono pronti ad investire questi soldi? Non credo proprio. Il prolungamento della metro a Paullo è un'idea suggestiva ma non fattibile. Meglio concentrarsi su altro”.

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