20-01-2024 ore 18:53 | Politica - Crema
di Claudia Cerioli

Via Cadorna. Forza Italia frena sui lavori al ponte. 'Chiediamo il parere di esperti seri'

“L’amministrazione deve sospendere il progetto do chiusura del ponte di via Cadorna’. A dichiararlo è la consigliera comunale Laura Zanibelli a nome di Forza Italia. “L’intervento genererà enormi disagi sia per la cittadinanza che per i commercianti e le attività produttive in termini viabilistici, economici e sociali. Pensiamo a tutti coloro che devono portare i figli a scuola, a tutti coloro che devono recarsi in centro e non sono nelle condizioni di utilizzare autoveicoli e a tutti i commercianti che vedranno calare i clienti e le entrate economiche”.

 

‘Tre anni senza soluzioni’
“Il ragionamento è semplice: o il ponte è pericoloso, e in questo caso vogliamo vedere una perizia tecnica che acclari la pericolosità, ma allora sarebbe da chiudere o mettere in sicurezza subito, cosa che non vogliamo e che non è auspicabile. Oppure il ponte ha bisogno di essere sistemato, ma è sicuro e può ancora essere utilizzato fino a settembre e oltre; in questo caso iniziare l’iter a settembre 2024 o a settembre 2025 non cambia di molto. D’altronde è dal 2021 che questa amministrazione sta tergiversando su questo intervento di riqualificazione, facendo solo pasticci, e a settembre saranno passati già tre anni senza soluzioni”.

 

‘Interlocutori competenti’

Crediamo, allo stato dell'arte della conoscenza, che con il ponte sicuro, un ulteriore anno di attesa per la riqualificazione non comporti rischi aggiuntivi. Cosa invece cambierebbe nell’avere ancora due anni di tempo: si potrebbe seriamente contattare progettisti e imprese esperte nel campo, per studiare un progetto, anche più costoso se dovesse servire, che però contempli ad esempio viabilità a senso unico alternato e un passaggio ciclopedonale in sicurezza. Ovviamente in pochi mesi questo non sarebbe possibile, ma avendo tempo e volontà, una buona amministrazione potrebbe trovare interlocutori seri e competenti per una soluzione adeguata che permetta di riqualificare il ponte in sicurezza senza chiuderlo. In questo modo si riuscirebbe a contemperare la necessità della riqualificazione e i legittimi interessi sociali ed economici dei cittadini, dei commercianti e delle attività produttive”.

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