20-01-2022 ore 17:35 | Politica - Crema
di Claudia Cerioli

Presst in via Gramsci: contrari i sindaci di Monte e Chieve: ’Si trovi un'alternativa’

I sindaci Giuseppe Lupo Stanghellini (Monte Cremasco) e Davide Bettinelli (Chieve) intervengono sull’argomento relativo alle strutture cremasche nelle quali collocare le case di comunità. Si dichiarano “contrari all’ipotesi di creare un Presst (presidio sociosanitario territoriale) negli spazi di via Gramsci. È la posizione espressa all’interno dell’assemblea dei sindaci dell’area omogenea di giovedì 20 dicembre, convocata proprio per affrontare il tema della sanità locale, dopo il rifiuto regionale di trasformare l’ex tribunale in Presst. “Prendiamo atto della scelta operata da regione Lombardia e, pur comprendendone le ragioni, magari condivisibili in linea teorica ma non nel concreto, avvertiamo il dovere di evidenziarne nuovamente le oggettive criticità per ciò che concerne la collocazione dell’immobile prescelto: La struttura di via Gramsci”.

 

Le maggiori problematiche

L’edificio infatti si affaccia sulla circonvallazione interna di Crema ed è nei pressi del più grande istituto delle scuole medie inferiori della città. Nella medesima area insistono l’area generale di sosta e partenza del servizio di trasporto pubblico, due siti della grande distribuzione e in ultimo, ma non certo per importanza, il mercato della città, il tutto in una cronica carenza (per mancanza di spazi fisici) di parcheggi. Riteniamo dunque che la regione Lombardia debba valutare una soluzione alternativa, qualunque essa sia purchè veramente idonea allo scopo e funzionale. Siamo fermamente convinti che compito della politica sia quello di essere vicina ai cittadini e soddisfarne i bisogni, facendo in modo (o quanto meno seriamente tentare) di rendere fruibili i servizi il più facilmente possibile”.

 

Fare un sopralluogo

“È bene dunque abbandonare gli interessi di parte o di colore, alzando finalmente il tiro della nostra azione amministrativa”, e riprendere il dialogo con l’assessore alla sanità. Nel caso è possibile anche effettuare un sopralluogo congiunto per prendere diretta cognizione del sito prescelto e delle connesse problematiche, coinvolgendo il direttore generale della Asst di Crema. A tal fine, come sindaci di Fratelli d’Italia, proponiamo di riavviare il dialogo, a nostro giudizio unico vero strumento per dare dignità alla nostra azione di amministratori, e sin da ora siamo disponibili a spenderci perché, anche per il tramite del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, ciò avvenga”.

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