Il blocco del traffico cittadino di oggi, martedì 19 novembre, ha creato non pochi disagi alla circolazione, tanto da creare malcontento da parte della consigliera Laura Zanibelli. “Come immaginabile, arrivano l’inverno, il riscaldamento attivo, i sistemi produttivi a regime, il traffico veicolare tutto compreso, dalle autovetture agli autobus ai mezzi più pesanti, le scuole aperte, e non ultima la nostra nebbia. E si applica su base volontaria da parte dell’amministrazione Bergamaschi il protocollo regionale, non obbligatorio per città della nostra dimensione. Il sindaco e l’assessore all’ambiente vogliono essere più realisti del re, ideologicamente, senza essersi preoccupato della mobilità dei cittadini, da e verso la città e all’interno della medesima. Come annunciato a settembre, è stato previsto il blocco della circolazione per i veicoli fino a euro quattro col superamento dei livelli di polveri sottili per più di due giorni consecutivi. Misure di questo tipo, seppur motivate da nobili intenti ambientali, devono essere realisticamente attuabili e sostenute adeguatamente dai servizi locali predisposti dall’amministrazione, di concerto con l’azienda trasporti locali”.
‘Non abbiamo piani di trasporto adeguati’
“La nostra città, e nostro territorio, non sono dotati di piani di trasporto locale e viabilistico adeguati non solo a chi si può muovere in bicicletta in città, anche per lavoro, ma anche a chi deve muoversi anche solo all’interno del bacino dei vari comuni da e verso Crema e dove si trovano insediamenti produttivi non sempre raggiungibili con i mezzi pubblici, anche per l’orario stesso lavorativo da chi viene da Crema. Non è stato comunicato quali investimenti saranno fatti per migliorare la mobilità intercomunale; pensare che possa bastare la rete delle ciclabili, peraltro incompleta mentre si applica la restrizione veicolare, significa non conoscere la realtà o non aver lavorato se non nelle proprie ristrette mura”.
Analisi in commissione ambiente
“Prima di adottare misure così impattanti, è fondamentale garantire che siano concretamente attuabili per tutti i cittadini, non solo per chi può permettersi di acquistare un nuovo veicolo o muoversi in bicicletta. Proponiamo che prima si sviluppi un’adeguata rete di servizio trasporti dalla città al territorio e viceversa, con un piano condiviso sia con l’Attp che con le aziende e altri operatori e fornitori di servizi, in questo modo favorendo anche il welfare diffuso e poi si proceda con invertenti così impattanti come il blocco del traffico. Valuteremo se nell'ambito della commissione ambiente e territorio sarà possibile un’analisi approfondita dei dati raccolti e soprattutto quali le misure proposte. Il blocco della circolazione ha creato tanti disservizi anche ad insegnanti, educatori e personale che opera in servizi pubblici obbligatori, provenienti dai comuni limitrofi. Non è un caso se certe modalità sono obbligatorie per comuni di dimensioni maggiori, perché dispongono di servizi adeguati”.