Riforma dello Stato, Italia Viva va verso il consenso, ma chiede più spazio per il terzo polo

Italia Viva Cremona commenta il il disegno di legge costituzionale sulla riforma dello stato in senso presidenziale, dichiarandosi favorevole “a patto che non contenga equivoci, confusioni e incertezze”. Il gruppo cremonese del partito di Renzi rivendica la paternità, come terzo polo, della scelta adottata ora dal presidente del consiglio Meloni, quella cioè dell’elezione diretta del presidente del consiglio.

Occorrono modifiche

Secondo Italia Viva il ddl andrebbe un po’ modificato in particolare il punto in cui si prevede un possibile cambio in corsa del presidente eletto se dimissionario, fa pensare a possibili accordi fra partiti a spese del voto popolare. “Una maggiore stabilità del governo potrebbe anche incidere positivamente nei confronti della eccessiva polarizzazione del sistema delle alleanze destra/sinistra e offrire maggior spazio politico ad un terzo polo col compito di rendere più pragmatica e meno ideologica la pratica di governo e meno pregiudiziale il ruolo della opposizione”.

Monitoraggio continuo

“Da troppi anni si discute in Italia di una riforma istituzionale dello stato senza che sia stato mai possibile pervenire ad alcunché. Potrebbe essere la volta buona per rimettere in corsa una politica troppo bloccata sui vecchi schemi e sulle stanche liturgie dei professionisti del potere. È comunque importante considerare che il processo di modifica costituzionale è lungo e complesso prevedendo ripetuti voti del Parlamento e alla fine, con ogni probabilità, un referendum. La tentazione di pensare che la proposta di riforma presidenziale della Meloni abbia anche lo scopo di attenuare i giudizi fortemente critici nei confronti del governo, è molto forte. Non mancherà da parte di Italia viva il dovere di monitorare passo passo, a partire dal dibattito sulla legge di bilancio, una attività di governo che appare debole e contraddittoria”.