19-09-2024 ore 00:00 | Politica - Bagnolo Cremasco
di Denise Nosotti

Prima Bagnolo: 'quest'anno niente nidi gratis regionali a causa dei rincari attuati dal comune'

Il gruppo di opposizione di ‘Prima Bagnolo’, ha replicato alle parole dell’amministrazione comunale, riguardo il servizio di gestione dell’asilo nido comunale. “Nel mese di maggio è stato realizzato il bando per la gestione dell’asilo nido comunale, essendo quello in essere in scadenza. Il bando non è andato deserto, essendosi presentato come partecipante l’allora (e anche attuale) ente gestore. Si è chiuso negativamente, avendo l’ente presentato un’offerta sopra soglia. Considerato che il bando è stato costruito sulla base del piano economico finanziario inviato dall’ente gestore (nel quale non veniva evidentemente considerato l’aumento contrattuale dei dipendenti, ma si evidenzia nuovamente che Consorzio ha costruito il bando sulla base dei dati inviati dall’ente), l’allora amministrazione comunale non ha potuto che prendere atto dell’offerta non accettabile e della conseguente conclusione negativa del bando. Bando che non è stato lasciato in sospeso, così come non lo è stata la situazione generale, poiché l’asilo nido comunale è sempre stato oggetto di grande attenzione e interesse dell’allora amministrazione”.

 

Misura nidi gratis

“Purtroppo le tempistiche non erano favorevoli, coincidenti con quelle delle elezioni comunali. Chiaro che coloro che abbiano poi vinto le elezioni, abbiano dovuto occuparsene, cosi come avrebbe dovuto fare chiunque. Dispiace, in primis, che coloro che ben conoscono le tempistiche e le modalità di realizzazione di un bando di tale portata, ora si prodighino nel diffondere informazioni errate lasciando intendere che sia stato trascurato”. Prima Bagnolo entra nel dettaglio delle questioni economiche e delle agevolazioni dichiarate dall’amministrazione attuale. “Innanzitutto è opportuno sottolineare che, da cinque anni, il comune di Bagnolo aveva aderito alla misura Nidi gratis, grazie alla quale le rette di frequenza venivano abbattute per le famiglie. Quest’anno, tra l’altro, la regione ha anche alzato la soglia minima per poter aver accesso al contributo, che oggi è pari a 25.000 euro. Quindi se ne può dedurre il fatto che, con gli aumenti vertiginosi effettuati e che hanno impedito l’adesione del comune alla misura nonché poi delle famiglie di poterne godere, molte famiglie siano state penalizzate da tale scelta”.

 

‘Aumento dovuto’

L’attuale amministrazione parla di aumento dovuto, ma si è ormai abituati a sentire lo scarico di responsabilità sui predecessori. Basti pensare al fatto che la precedente amministrazione era riuscita a trovare un modo per non alzare le rette in questo modo, senza andare a sacrificare fondi che hanno una duplice destinazione e che, quindi, non è equo né corretto destinarli a un unico scopo. Si, perché i contributi da parte del comune per contenere un minimo gli aumenti previsti ci saranno sicuramente, ma verranno prelevati da un fondo che, in realtà, sarebbe destinato sia all’asilo nido (per finanziare progetti che arricchiscano l’offerta formativa), che alla scuola dell’infanzia. Destinandolo al nido, è chiaro che si va a togliere la possibilità di nuove opportunità per l’infanzia, penalizzando in questo modo bambini frequentanti. Siamo felici di apprendere che l’amministrazione comunale sia pienamente soddisfatta del risultato raggiunto, noi, così come le famiglie che oggi si trovano a pagare anche oltre 400 euro al mese, un po’ meno”.

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