19-04-2017 ore 19:53 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Elezioni. Il sindaco Bonaldi verso la fine del mandato: “sentiamo che tocca ancora a noi”

Mancano poco meno di due mesi alle elezioni amministrative 2017. Dopo una prima fase al silenziatore, la campagna elettorale inizia ad entrare nel vivo. Cresce la competizione tra i candidati e le liste di supporto hanno iniziato a presentarsi al pubblico, con programmi elettorali e manifesti programmatici. Intanto volge al termine il primo mandato dell’amministrazione guidata da Stefania Bonaldi e del Consiglio comunale – le ultime sedute sono calendarizzate il 26 e 27 aprile. Abbiamo posto alcune domande al sindaco per capire che clima si respira a palazzo comunale.

 

Sindaco, che sensazione si prova in dirittura d’arrivo?

Rispondo con una battuta: non siamo affatto in dirittura d’arrivo e il bello viene adesso. Inutile dire che sono onorata di avere servito la comunità cremasca insieme a persone serie e perbene, ognuna delle quali è riuscita a interpretare il proprio ruolo come una missione civile. Sono stati 5 anni di onestà e di competenza, coniugati strettamente e sempre con l’occhio al bene comune, per questo vorremmo riprovarci. Crema deve diventare ancora migliore, l’abbiamo amata così tanto da sentire che tocca ancora a noi.

 

Quali sono le tre conquiste a cui tiene di più?

Il progetto di riqualificazione dell'area della stazione ferroviaria è stato una grande impresa: un milione e mezzo di risorse reperite con grande tenacia e senza pesare sulle spalle dei cremaschi; a breve i lavori dimostreranno che abbiamo iniziato a cambiare il volto di una zona cruciale della città, e sarà il primo passo perché intendiamo continuare ad affrontare anche il tema, strategico, del sottopasso veicolare. Poi la riforma del servizio sociale comunale, con operatori sul territorio e un Comune più vicino ai cittadini e alle tante espressioni solidali della nostra comunità: è un secondo punto di orgoglio. Infine la riorganizzazione delle partecipate, che ha appianato 8 milioni di euro di debiti, portato 6 milioni di euro di investimenti di privati sul territorio e migliorato i servizi, effetti che peraltro toccheremo con mano nei prossimi anni.

 

Aggiungiamone una quarta.

Il quarto successo, che in questi giorni toccheremo con mano grazie alla associazione Giovanni Bottesini, riguarda un ambito cui teniamo moltissimo: la cultura. Il rilancio della figura di Bottesini, con il ritorno del concorso internazionale, ci proietterà in una dimensione mondiale. Siamo stati la patria di un immenso musicista, stiamo lavorando per dargli ciò che merita e, attraverso di lui, fornire alla città la gioia di essere protagonista.

 

Quali sono state le difficoltà principali?

La mancanza di risorse, perché non possiamo fare un mutuo. Ciò che finanziamo deve derivare da risorse raccolte partecipando a bandi (e siamo diventati bravi in questi anni, portando a casa circa 5 milioni di euro) oppure vendendo immobili comunali, ma spesso sono frustranti i tempi lunghi della amministrazione, e qualche volta anche della burocrazia: basti pensare che per poter procedere a mettere in vendita le carceri ci sono voluti due anni, fra parere dell’agenzia del territorio e della soprintendenza. Difficile spiegarlo ai cittadini, ma siamo lavoratori infaticabili e non demordiamo.

 

Di cos’avrà bisogno Crema nei prossimi 5 anni?

Vogliamo una città che si pieghi sui bisogni del cittadino, in tutti i settori, per questo abbiamo investito sullo sviluppo della mobilità sostenibile e di soluzioni in grado di garantirci un ambiente più pulito e sicuro. Puntiamo poi a creare nuove opportunità di crescita e attrattività territoriale, dal turismo all’impresa, incoraggiando lo sviluppo economico e le nuove connessioni con le realtà circostanti. Niente piccolo cabotaggio, vogliamo lasciare ai nostri figli una città di cui essere orgogliosi, che attragga risorse e simpatie.

 

In caso di rielezione, qual è la sua ambizione maggiore?

Fare di Crema una città “facile”, accessibile, raggiungibile, funzionale, europea. Siamo a buon punto ma diventeremo ancora più audaci.

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