19-03-2015 ore 20:55 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Il gemellaggio con Nanning non convince la minoranza: consiglieri astenuti per “mancanza di elementi”

Con 13 voti a favore e l'astensione dei 7 consiglieri di minoranza, il Consiglio comunale ha approvato, ieri sera, “la bozza di lettera di intenti (in allegato) per il gemellaggio con Nanning, città di Guangxi Zhuang della Repubblica popolare cinese”. Sebbene si tratti solo del primo atto per avviare il percorso di gemellaggio, la minoranza ha sollevato non poche perplessità nel merito.

 

Il ponte con la Cina

Secondo il consigliere della Lega Nord, Alberto Torazzi, “mancano i dati per capire con chi abbiamo a che fare. La Cina è la prima potenza industriale del pianeta ma non si capisce quali prospettive, idee e accordi verranno inseriti nella proposta di gemellaggio con una città che è quasi 200 volte Crema”. Dubbi, questi, in parte fugati dalla risposta del capogruppo di Rifondazione, Mario Lottaroli: “questo gemellaggio non significa un’adesione al sistema economico o sociale cinese; rappresenta un ponte verso un’altra civiltà, proveniente da un altro territorio e portatrice di un’altra cultura”.

 

Gli oneri del gemellaggio

Mentre il Movimento 5 Stelle ha mostrato molta sensibilità rispetto ai motivi che “spingono al gemellaggio” e al “grande numero di rifiuti alle richieste di gemellaggio da parte dell’Unione Europea”, Laura Zanibelli, capogruppo Ncd, ha ricordato come “gli oneri connessi non consentano di realizzare il gemellaggio a costo zero”, oltreché il rischio “che sui prodotti esportati venga applicato il marchio cinese”.

 

Piazza Tienanmen

La grande sproporzione tra gli abitanti della città cinese e Crema ha rievocato alla mente di Simone Beretta, capogruppo forzista, “l’immagine di piazza Tienanmen, con quell’uomo solo davanti ai carri armati” e con essa una serie di considerazioni critiche riassumibili nella domanda: “qual è il valore aggiunto di questo gemellaggio?”. A rincarare la dose, il supplente presidente del Consiglio comunale Antonio Agazzi: “il bilancio degli scambi con Melun langue ed è sicuramente più vicina che Nanning”.

 

Apertura al futuro

Perplessità che hanno lasciato stupefatti gli esponenti della maggioranza, per i quali ha ribattuto Gianluca Giossi, capogruppo Pd: “questa delibera è un inizio di percorso: non stiamo stabilendo regole e sinergie con la città di Nanning. Serve a fornire un’apertura per il futuro – ha concluso Giossi – è un’opportunità per rilanciare le nostre eccellenze e mettere a frutto scambi in altri settori”.

 

La votazione

La delibera è stata approvata con i voti favorevoli dei 13 consiglieri comunali di maggioranza. I 7 esponenti dell’opposizione hanno invece optato per l’astensione. Respinta la richiesta degli ex pidiellini (Beretta e Zanibelli) di ritirare il documento, gli astenuti hanno giustificato il voto con la mancanza di “elementi a sufficienza per valutare l’operazione”, per dirla con le parole del consigliere Christian Di Feo.

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