19-02-2013 ore 20:54 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Campus Valcarenga, la denuncia di Giossi e Caso: “restano lo scheletro e la vergogna del milione di euro”. In allegato il comunicato ufficiale della Fondazione Charis

Dopo l'annuncio della messa in liquidazione della Fondazione Charis ed il definitivo stop ai lavori del cantiere di via La Pira arrivano le prime reazioni politiche.

Fine annunciata
“Quel che si aspettava è accaduto. La “scuola di Cl” non si farà più. La fondazione Charis, legata alla Compagnia delle opere e a Cl, è crollata. Travolta da un progetto diventato più grande delle sue forze, e dal crollo del sistema di potere formigoniano in Regione, ha messo in liquidazione le proprie attività per far fronte ai debiti”. Così Teresa Caso e Gianluca Giossi, rispettivamente segretaria cittadina e capogruppo del Partito Democratico .

Lo scheletro e la vergogna
Secondo i due esponenti di maggioranza “resta sul campo lo scheletro enorme degli edifici incompiuti. E resta la vergogna del milione di euro dato a spron battuto dalla Regione e del quale ora la Regione stessa potrebbe chiedere la restituzione al Comune. Un’eventualità, questa, che bisogna assolutamente respingere: la restituzione dovrà essere chiesta a chi si è assunto la responsabilità di un contributo tanto rapido quanto indebito”.

Piena luce
Il Partito Democratico chiede che da un lato “venga fatta piena luce sull’intera vicenda e su tutte le ragioni che hanno portato a un epilogo che oggi appare come una fine annunciata e dall’altro “che vengano messe in campo tutte le misure necessarie affinché gli edifici già realizzati vengano recuperati per risolvere le necessità della scuola pubblica cremasca, come già annunciato dal Comune di Crema che ha, in questa azione, tutto il sostegno nostro e dei nostri rappresentanti nelle istituzioni a tutti i livelli”.
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