18-12-2024 ore 15:17 | Politica - Crema
di Elena De Maestri

Bilancio di previsione: Forza Italia interviene su opere pubbliche, politiche sociali, scuole e Pgt

Il coordinatore cittadino di Forza Italia, Alessandro Mirelli, interviene sul bilancio in discussione in questi giorni in consiglio comunale a Crema. “Un’amministrazione Pd che governa in continuità da 12 anni si è presentata all’approvazione del bilancio con un mare di incertezze. Abbiamo appreso dell’ennesimo nuovo progetto per il ponte sul Serio con una stima costi di cinque milioni di euro, pagati con le tasse dei cittadini, ma non abbiamo appreso nulla di nuovo su quanto l’amministrazione intenda fare per evitare la chiusura del ponte. Che siano sei mesi anziché 12 poco importa, visto che i quartieri, secondo la giunta, saranno comunque isolati. Nulla di meglio sul collegamento per l’area industriale della Pierina. L’amministrazione Bergamaschi, in continuità con i 10 anni precedenti in cui svolgeva il ruolo di assessore ai lavori pubblici, non avendo saputo convogliare l’interesse della provincia e dei comuni limitrofi sul prolungamento strategico verso la Brebemi, nonostante il protocollo d’intesa del 2015, ripiega sul prolungamento della gronda nord, che costerà non meno del doppio, 14 milioni di euro”.

 

Vigili del fuoco e ortomercato

“La regione Lombardia - prosegue Morelli - destinando gli originali sette milioni al nuovo progetto, ha dimostrato di essere aperta al territorio e ha comunque mantenuto l’impegno preso con il territorio stesso, nonostante Crema abbia dimostrato di governare senza la dovuta lungimiranza e capacità di sintesi.  Riteniamo comunque fondamentale che l’amministrazione comunale si impegni a rivalutare l’opera, a fronte di uno studio di progettazione preliminare del 2025 da cui emergeranno difficoltà e reali oneri, per individuare una valida alternativa di collegamento dall’area industriale verso la viabilità primaria regionale e nazionale. Alienazione dell’area vigili del fuoco e ortomercato: dopo tre anni ancora non si è deciso se procedere a lotti o altro.Eliminazione barriere architettoniche, efficientamento energetico, restauro porte della città, tutto è legato alle alienazioni: continua la politica degli annunci senza una base concreta e certa”.

 

Sottopasso e Pgt

“Gli impianti sportivi sono fondamentali per la salute e il benessere della comunità, eppure le risorse allocate nel bilancio sono inadeguate rispetto alle reali esigenze: piscina, bocciodromo, palestra di roccia, convenzione con la provincia per alcuni impianti, giusto per citarne alcuni e ancora come emerso dal report dello stato di fatto degli impianti sportivi. Non abbiamo mai condiviso il progetto dell’ulteriore sottopasso ciclopedonale di santa Maria, dopo il ciclopedonale da via Stazione e quello pedonale per la stazione. Ora addirittura con i ritardi accumulati col sottopasso di via Stazione, Crema potrebbe rischiare di perdere il finanziamento del Pnrr su tale ciclopedonale. Il Pgt che dovrebbe affrontare queste tematiche sta diventando l’altro percorso incerto e sconosciuto di questa città”.

 

Politiche sociali

“Se sul piano delle opere pubbliche non navighiamo bene, non meglio è sulle spese sociali. Quanto appreso nelle commissioni bilancio lascia di stucco su come vengano gestite le attività e i rapporti con gli enti in convenzione per la co progettazione. Dopo numerosi passaggi in commissione politiche sociali, per rivedere il nuovo bando, apprendiamo solo per caso in commissione bilancio che il nuovo bando non è stato approvato in sede di pianificazione del bilancio 2025-2027 per mancanza di copertura certa su base triennale, tagliandone le risorse e senza rivederne comunque l’impianto generale per ambito, secondo le competenze delle singole realtà in coprogettazione. Nonostante ciò, la convenzione viene estesa per un anno, con revisioni in itinere per non tagliare i progetti e recuperare comunque risorse nel corso del 2025. Inoltre, la riduzione della soglia di esenzione dell’Irpef da 18 mila a 15 mila euro ci riporta al 2016, facendo venire meno la tesi che l’applicazione dell’aliquota massima dello 0.8 per cento veniva mitigata dall’aumento della soglia di esenzione. In poche parole, per questa amministrazione, chi guadagna tra i 15.000 e i 18.000 euro merita di venire tassato”.

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