18-11-2020 ore 17:45 | Politica - Pandino
di Claudia Cerioli

Medicina territoriale e assistenza sociale a Pandino. Il punto con il sindaco Bonaventi

L’emergenza Coronavirus ha acuito diverse criticità nelle reti assistenziali dei vari comuni. Problemi che si aggravano in base al numero dei residenti. Pandino ha 9 mila abitanti. Come spiega il sindaco Piergiacomo Bonaventi “quest’anno scade la legge regionale 23 che aveva attivato, in forma sperimentale, le Ats e le Asst. È tempo dunque di tirare le somme. Valutare cosa funziona e cosa no. Il territorio sta pagando la mancanza di medici di medicina generale. Pandino dispone di sei medici di base. Lavorano bene, a pieno ritmo. Tuttavia in questo momento di pandemia sono andati in stress. È comprensibile".

 

Ambulatorio al limite

“Abbiamo l’ambulatorio nell’ala vecchia dell’ospedale dei poveri, che sta arrivando al limite della capienza. Il programma è l'ampliamento, ma è un processo lungo e articolato. Negli ultimi anni la medicina territoriale è peggiorata. I medici di famiglia che vanno in pensione spesso non vengono sostituiti. Manca personale. È necessario affrontare la situazione a livello territoriale. Quest’estate sono state attivate le Usca, molto utili, ma sono ancora troppo poche per gestire tutto il territorio. Come amministrazione e dirigenza scolastica ci siamo avvalsi di questo servizio per fare i tamponi alla scuola materna di Nosadello. In un’ora sono stati eseguiti sessanta tamponi”.

 

Comunicazione e PreSST

“Un’altra questione riguarda la scarsa comunicazione con Ats e Asst. Giornalmente ci vengono forniti i dati sul Covid, che spesso non sono aggiornati o differiscono da quelli della Prefettura. Capisco che la struttura sia oberata di lavoro in questo periodo. È comunque un segnale che qualcosa andrebbe migliorato. Come amministrazione, poi, siamo favorevoli alla creazione di un PreSST a Rivolta d’Adda. Qui convergerebbero le esigenze dell’alto cremasco (Pandino, Spino, Rivolta, Agnadello, Dovera), ovvero di circa 50 mila persone, sgravando in parte il lavoro di Crema”.

 

I servizi sociali

“Pandino è capo subambito come Piano di zona e, attualmente, stiamo dividendo il nostro assistente sociale con Rivolta d’Adda e Palazzo Pignano, in quanto il loro non è più in servizio. Abbiamo chiesto a Comunità Sociale Cremasca aiuto affinché destini più personale ai paesi per i servizi ‘tradizionali’ oltre a quelli per i pazienti Covid. Come assessorato, cerchiamo di rispondere a tutte le esigenze con modalità diverse. Ringrazio a nome dell’amministrazione i volontari Auser che ci danno una mano specialmente per il trasporto anziani e diversamente abili”.

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