18-10-2024 ore 09:18 | Politica - Crema
di Elena De Maestri

Decreto sicurezza: 'una propaganda autoritaria del governo, non risolve nessun problema'

Mercoledì 16 ottobre, il Partito democratico cremasco ha organizzato un incontro pubblico presso la sala Ricevimenti di Crema, per discutere e approfondire il controverso tema del disegno di legge sulla sicurezza recentemente proposto dal governo Meloni. L’incontro ha visto la partecipazione dell’ex viceministro degli interni Matteo Mauri, affiancato da esponenti locali del Pd tra cui Stefania Bonaldi (segreteria nazionale), Matteo Piloni (consigliere regionale), Roberto Galletti (segretario cittadino Pd Cremona), Matteo Cigognini (segretario provinciale Giovani Democratici) e Daniele Qalliaj (coordinatore Cremasco) moderatore della serata.

 

Inasprimento delle pene

Durante il dibattito è stata espressa la necessità di affrontare il tema della sicurezza in modo più strutturato, senza lasciarlo monopolizzare dalla destra, che fino a oggi lo ha utilizzato come uno dei punti centrali della propria propaganda politica. I relatori hanno evidenziato come il ddl sicurezza rappresenti un tentativo di limitare il diritto di manifestare, penalizzando persino chi esprime dissenso in modo passivo. Tali misure sono state definite come un attacco alla libertà di espressione e alla partecipazione democratica. Sono state inoltre evidenziate proposte propagandistiche all’interno del ddl, come quella di inasprire le pene per chi occupa spazi pubblici, quando misure legislative su tali questioni sono già esistenti e funzionanti.

 

Sensazione e realtà

È stato sottolineato come queste proposte non abbiano l’obiettivo di risolvere i problemi reali, ma di rafforzare un’immagine autoritaria, piuttosto che garantire maggiore sicurezza. Un tema chiave emerso dal confronto è stata la distinzione tra sicurezza reale e sensazione di sicurezza. L’attenzione del governo Meloni, è stato detto, si concentra sulla seconda, attraverso misure che hanno più valore propagandistico che effettivo. Un esempio citato è stato il centro migranti in Albania, un progetto costoso che non sta producendo risultati concreti ma che serve solo a dare l’illusione di risposte efficaci su questioni complesse come quella dei flussi migratori. In conclusione è stato ribadito come il Partito Democratico anche a livello locale intenda continuare a portare avanti un dibattito aperto sul tema sicurezza, promuovendo l’informazione come risposta alla propaganda politica.

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