18-10-2024 ore 20:35 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Alienazione ex colonia di Finalpia. Bergamaschi: ‘trattative in corso, la fase è molto delicata’

In consiglio comunale si è tornati a discutere di Finalpia. Per il sindaco Bergamaschi, solleticato da una conferenza stampa di Simone Beretta (Italia Viva) e dall’interrogazione della Lega (Chiarimenti sull’impasse della vendita di Finalpia, dopo tre anni qual è la situazione?), si è trattato di “un’occasione di trasparenza, messa in dubbio con troppa faciloneria sulla stampa”. Nei mesi scorsi l’odierno assessore ai lavori pubblici Giorgio Pagliari e allora presidente della Fondazione Opera pia marina e climatica (incarico passato ad Agostino Guerci) aveva relazionato i consiglieri in commissione di garanzia. Commissione che il centrodestra ha chiesto di convocare urgentemente dopo le dichiarazioni del sindaco in consiglio comunale. Andiamo per gradi, partendo dalle novità intercorse nel frattempo. Ovvero “dall’aggiornamento sulla perizia dell’immobile”, piuttosto lontana dai 10 milioni di euro iniziali ed ora prossima ai 7,5 milioni di euro.

 

Trattative avanzate

“Da quando la struttura è stata messa in vendita – ha spiegato il sindaco - la società ha ricevuto una proposta, rimasta inevasa per l’impossibilità di trasformazione della parte centrale dell’immobile in residence. Attualmente sono in corso delle trattative avanzate con l’attuale gestore, la Hyma, che ha diritto di prelazione”. Bergamaschi ha spiegato che il consiglio di amministrazione dell’Opera pia ha ricevuto anche la richiesta di un secondo operatore: “in questo caso si tratta di una trattativa in fase embrionale”.

 

Le difficoltà incontrate

L’immobile è integro, ha assicurato il sindaco replicando ad uno dei quesiti dell’interrogazione del Carroccio: “l’affitto dell’albergo da parte di Hyma consente di conservare la proprietà in ottimo stato. Criticità particolari non si evidenziano”. Affrontando il tema delle difficoltà incontrate nel corso del tempo, il primo cittadino ha spiegato che “il primo ostacolo emerso era dovuto al valore a base di trattativa, ovvero 10 milioni: è stato ritenuto dal mercato troppo elevato per una struttura che è sì di pregio ma con solo 42 camere. Una seconda nel vincolo di vendita complessivo, senza possibilità di dividere la proprietà, che di fatto ha reso impossibile la trasformazione della parte centrale dell’immobile in residence”.

 

Affitto e alienazione

Il consiglio di amministrazione ha preso in esame “tutte le possibilità dirette di alienazione”. Ha anche “affidato a società specializzate la ricerca di compratori nazionali e internazionali, con agenzie specializzate di primo livello”. Esistono possibilità di riconsiderare le strategie di vendita? “Non ci sono altre strategie perseguibili, se non intensificando il dialogo con i soggetti interessati a rilevare la struttura. Nel caso lo stallo dovesse persistere – ha aggiunto Bergamaschi - si continuerà comunque con l’affitto, quindi l’immobili è in condizioni di sicurezza”.

 

Pressioni indebite

In sostanza “ci si augura” di concludere le trattative “il prima possibile”. Per Bergamaschi siamo in una fase “particolarmente significativa, delicata”, durante la quale il sindaco ritiene che “il consiglio di amministrazione debba operare senza pressioni, che possono risultare indebite nell’apposizione di orizzonti temporali della politica, che non ha neanche un potere di indirizzo formale” sulla Fondazione. Sul richiamo alla traparenza, il sindaco ha ribadito che “in particolar modo nella commissione di garanzia non sono state trattenute tutte quelle informazioni che possono risultare di piena comprensione per i consiglieri”.

 

Futuro

“Il tema dell’alienazione” non è in discussione e non sono previsti ripensamenti. Anzi: “deve essere posto come un dato acquisito. Tutta questa insistenza sul passato e su cosa avrebbe potuto essere”, per Bergamaschi, non rivestono molto senso. Appena alienato l’immobile, “la politica locale deve interrogarsi sulla possibilità di reinvestire i fondi: su quali progettualità, aprendo un dialogo con la città ed il territorio”. Il sindaco auspica che le risorse, "comunque significative", in arrivo dall’ex colonia ligure, consentano di rispondere alla "vocazione sociale" dell'ex colonia e al contempo di realizzare una “riqualificazione urbana” di primissimo livello. E in questo caso il pensiero non può che andare al complesso degli Stalloni.

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