18-10-2024 ore 12:37 | Politica - Crema
di Elena De Maestri

Zanibelli: ’il Comune rifiuta il garante dei diritti per gli anziani’ e boccia la mozione in consiglio

“Con un tempismo raro a vedersi, l'amministrazione di centro sinistra cittadina ha bocciato in consiglio comunale, a suon di maggioranza, la mozione presentata da Forza Italia per istituire anche a Crema, come già in diverse città, la figura del garante dei diritti degli anziani”. Come ricordato dalla consigliera Laura Zanibelli, “mel 2021 vivevano in città 214,3 anziani ogni 100 giovani, mentre erano 198 dieci anni fa: una fascia di popolazione quindi che sta aumentando significativamente".

 

‘Seguire l’Europa’

"La mozione aveva il merito di riconoscere quanto in via di attuazione sia a livello istituzionale che a livello di terzo settore, ad esempio l’assistenza domiciliare per le cure o per la distribuzione pasti o nei refettori diocesani, i fondi per finalità sociali arrivati dal Pnrr o da regione Lombardia, i cosiddetti patti generativi per l’inclusione sociale attivati dal comune di Crema. Non aveva certo lo scopo quindi di puntare il dito contro nessuno, ma semmai di lavorare insieme per definire un regolamento che mettesse in condizione il garante di rappresentare i diritti degli anziani (over 65) e le opportunità, non quindi solo i bisogni, ma anche la possibilità di valorizzazione del patrimonio culturale di cui sono portatori, come la stessa carta europea dei diritti degli anziani richiama “gli anziani rappresentano un patrimonio per la società, non solo perché in loro si identifica la memoria culturale di una popolazione, ma anche perché sempre più costituiscono una risorsa umana attiva, un contributo di energie e di esperienze del quale la società può valersi” .

 

‘Nessuna apertura’

“Per la maggioranza - riprende Zanibelli - gli anziani sembrano solo o ammalati (per cui, a detta delle dichiarazioni in consiglio, se ne occupi la sanità lombarda) o i bisognosi, per cui il comune basta già, con rara autoreferenzialità. Pur di scaricare responsabilità su altri, rifiutano il garante per la nostra città, che garantirebbe col principio di prossimità la conoscenza del territorio e il ruolo di facilitatore, ma lo avocano per la regione. Nessuna apertura quindi, negando anche la possibilità che nel lavoro comune per l’istituzione di tale figura e sua regolamentazione si possa prevedere un budget a sostegno di progettualità ad hoc. Negandone così la possibilità anche all’assessore al bilancio e all’assessore alle politiche sociali. Tale caduta di stile e lungimiranza nonché ristrettezze di vedute non ce le saremmo certe aspettate dalla maggioranza solidale e neppure dal sindaco, che almeno poteva astenersi nel rispetto dei suoi cittadini tutti. Quando l’ideologia supera la realtà - conclude l'esponente di Forza Italia - si chiude anche all’attenzione all’altro e al lavoro comune; questi sono purtroppo i risultati e chi ci perde sono i cittadini”.

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