18-10-2023 ore 20:26 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Manutenzione del verde pubblico di Crema: 'il nuovo appalto e le prestazioni aggiuntive'

Rispondendo all’interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lista Borghetti sindaco) sulla manutenzione del verde, l’assessore Franco Bordo ha esordito ammettendo “le problematiche primaverili ed estive” e riconducendole “ad una serie di concause”. Vediamole: “le condizioni meteorologiche, con momenti di pioggia intensa alternati a fasi di grande calore, che hanno favorito una rapida crescita della vegetazione; una straordinaria diffusione spontanea della graminacea Echinochloa crus galli, che normalmente infesta le risaie e i prati stabili irrigui. L’infestante, comunemente detto ‘giavone’, che ha invaso vaste aree della Pianura Padana e in modo particolare territori della Lombardia e del Veneto si diffonde e cresce molto più velocemente rispetto al comune manto erboso”.

 

Alcune difficoltà organizzative

Alle “criticità di tipo ambientale” vanno aggiunte “alcune difficoltà organizzative, riscontrate nella fase di avvio della stagione di taglio, legate a problemi di personale e, limitatamente, anche di macchinari”. Situazioni che si sono protratte “anche nelle settimane successive e hanno reso ulteriormente precarie le condizioni gestionali già non ottimali, proprie di un periodo di gestione in proroga del precedente contratto”. Entrando nel dettaglio Bordo ha spiegato che “i lavori eseguiti nel periodo di proroga prevedevano, per la maggior parte delle aree verdi pubbliche, 8 tagli l’anno, 2 con raccolta e 6 tagli mulching (senza raccolta), in media ogni 20/25 giorni. Nel periodo compreso tra il primo aprile e il 30 agosto 2023 la scansione non è sempre stata garantita in tutte le aree, per cui sono stati liquidati solo gli interventi effettivamente prestati”.

 

Deciso miglioramento”

Per Bordo ciò che conta è che “questo ormai è il passato, recente ma passato. La situazione è iniziata a migliorare, parzialmente, nella prima decade di agosto. Da settembre il miglioramento ha preso un passo molto più deciso”. Il comune ha predisposto un nuovo “impianto gestionale: prevede che le prestazioni per un’ordinaria manutenzione delle aree verdi, comprensive di noli, trasporti, provviste di materiali ed esecuzione di tutti gli interventi per una corretta gestione degli spazi pubblici verdi, comprese aree sgambamento cani, aree gioco e aree sportive a uso libero, vengano garantite con la regolare esecuzione dell’appalto di gestione del verde pubblico e di altri appalti, che possiamo definire minori, legati alla gestione del verde dei cimiteri, alla cura delle fioriere e allo sfalcio della vegetazione dei bordi stradali e delle piste ciclabili”.

 

Il nuovo appalto

Il primo settembre 2023 è iniziato il nuovo appalto del verde pubblico, assegnato mediante una gara europea a procedura telematica aperta. Per 1.035.748 metri quadrati totali delle aree verdi comunali soggette a manutenzione l’appalto è stato assegnato per l’importo di 420.562 euro. Nel nuovo contratto d’appalto sono previste puntuali penali/sanzioni in caso di inadempimenti o ritardi delle prestazioni”. L’assessore all’ambiante ha voluto “rassicurare il consiglio comunale che le azioni per migliorare sensibilmente il servizio di manutenzione delle nostre aree verdi sono parecchie e in parte già in fase di attuazione, perché inserite nel nuovo contratto di appalto, impostato per garantire una manutenzione ordinaria di buona qualità e per attuare una serie di prestazioni aggiuntive, tendenti a valorizzare ulteriormente il nostro patrimonio ambientale”.

 

Potenziamento delle squadre

“Nelle scorse settimane sono stati effettuati incontri con la società aggiudicatrice dell’appalto, chiedendo e ottenendo di potenziare le squadre attive sul territorio comunale, oltre ad una puntuale definizione del cronoprogramma degli interventi, correlata da un maggior controllo da parte degli uffici, grazie all’implementazione dell’organico del servizio di competenza. L’offerta qualitativa avanzata in sede di gara, che prevede una serie di prestazioni aggiuntive rispetto ai precedenti appalti ed un ventaglio di azioni concordate nelle settimane successive all’aggiudicazione, contiene elementi concreti che ci permettono di affermare che la cura del verde nel corso del prossimo anno migliorerà sensibilmente”.

 

Le prestazioni aggiuntive

Vediamo quali sono le prestazioni aggiuntive previste: “un taglio erba in più rispetto al precedente appalto, dal 1 aprile al 30 settembre ogni sabato, raccolta rami nei parchi e nelle aree verdi, applicazione di biostimolanti per manti erbosi delle aree giochi, ripulitura da infestanti lungo una serie di declivi, servizio di verifica e pulizia aree ante e post manifestazioni, fornitura di nuove centraline wi-fi per la gestione di impianti d’irrigazione, 2 cambi di fioriture annui in Piazzale Rimembranze e in altra area da definire”. E ancora “sostituzione di 15 essenze arboree piantumate nella primavera del 2022 e che non hanno attecchito su viale Santa Maria, fornitura e messa a dimora di altre 15 piante, abbattimento e rimozione di 20 essenze arboree morte, fornitura e installazione di attrezzi e arredi per un nuovo percorso vita”. Inoltre “la fornitura e installazione di 2 colonnine per la ricarica e manutenzione di e-bike, reperibilità garantita 24h/24h con intervento entro 30 minuti nel caso di eventi atmosferici e altre emergenze”.

 

Attività riprogrammate

Nel contratto sono previsti “l’aggiornamento del censimento per arredi, panchine, fontanelle, cestini e impianti irrigui dei parchi cittadini”. In sostanza “tramite la riprogrammazione delle attività ordinarie e una maggiore capacità di controllo, l’incremento delle unità operative dedicate alla nostra città da parte della ditta appaltatrice”. Per concludere, “la gestione del verde pubblico della città di Crema è stata reimpostata per ottenere, nonostante i limiti delle risorse disponibili, una manutenzione eseguita con cura e attenzione”. Il tutto con la “riorganizzazione del nostro servizio ambiente che, oltre alla geometra che da sola reggeva la situazione, ora si avvale della collaborazione di un agrotecnico e di un operaio”.

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