18-05-2015 ore 20:20 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, interpellanze in Consiglio. La morosità dei furbini e statue di marmo di Porta Serio, il trasloco “necessario” di Csc e il collaudo dell'area urbanizzata

Il tasso di morosità degli inquilini Aler, i costi e la funzionalità del trasloco di Comunità sociale cremasca, il collaudo e la conseguente apertura al pubblico dell'area tra via Pagliari e la cascina Valcarenga, infine lo stato di pulizia delle statue sopra Porta Serio. Questi i temi delle interpellanze della minoranza durante la prima ora del Consiglio comunale odierno.

 

I furbini della morosità

Interpellata da Simone Beretta, Forza Italia, l'assessore Angela Beretta ha ricordato che al 31 dicembre 2014 i morosi presso l'Aler erano 211, "per un valore di mororità pari a 401.262,62 euro". Di questi 211 morosi sono utenti del Comune – "perché in difficoltà" – 119 persone, l'81% italiani, il restante 19% di origine straniera. Dicendosi insoddisfatto della risposta della vicesindaco, Simone Beretta ha chiesto di riportare la questione in Commissione, per poter approfondire il numero e la qualità dei report inviati da Aler al Comune, per valutare “che non vi siano responsabilità amministrative”, fatto salvo che per il capogruppo di Forza Italia è evidente che non sussistono “responsabilità politiche”. Eppure, “è chiaro che le case Aler vanno a chi si trova in difficoltà. Resta da capire se una volta superato il periodo di necessità, nelle case Aler rimangono dei furbini che non ne avrebbero più il diritto”.

 

Il trasloco “necessario”

Sempre il vicesindaco Angela Beretta si è trovata a spiegare al Movimento 5 Stelle la bontà del trasloco di Comunità sociale cremasca da via Manini - “sede inadeguata ed inefficiente, con disfunzioni per il personale e con costi eccessivi per le utenze, con spreco di denaro pubblico” - a via Goldaniga, “con un privato disposto ad accollarsi il 30% delle spese di ristrutturazione, parcheggi e spazi sufficienti per utenti e operatori”. Per Alessandro Boldi “è da capire come mai non è stato possibile abbattere i costi delle utenze investendo nell'immobile di proprietà pubblica”, ovvero via Manini. Per l'assessore, che ha ribadito come il trasloco di Csc sia stato votato all'unanimità dal Consiglio di amministrazione, dai Revisori dei conti e dai sindaci dei 48 Comuni del Cremasco che formano Csc, “adeguare agli standard necessari via Manini” era una strada “assolutamente impraticabile”. "Studieremo i progetti" ha assicurato Boldi, assicurando che nel caso di vossero gli elementi, "torneremo a presentare una nuova interpellanza".

 

Il collaudo dell'area urbanizzata

L'assessore Matteo Piloni ha invece assicurato all'interpellante Tino Arpini, della lista civica Solo cose buone per Crema, che l'area urbanizzata di Ombriano, tra via Pagliari e la cascina Valcarenga, meglio conosciuta come l'ex scuola di Cielle, dopo 2 anni di attesa “verrà collaudata entro la fine del mese corrente” e quindi aperta all'utilizzo pubblico. Arpini s'è detto “tranquillizzato”, cogliendo l'opportunità di sottolineare come altre zone del quartiere più popoloso della città meriterebbero maggiore attenzione per quanto concerne la cura del verde, l'illuminazione ed il grado di sicurezza della viabilità, con particolare riferimento alla ciclabile di viale Europa, “sempre più pericolosa” ed ormai “inadeguata alla quantità di utenti, a piedi o in bicicletta, che ogni giorno la percorrono”. Il collaudo della nuova area - “la richiesta del privato è arrivata agli uffici comunali alla fine di aprile” - offrirà l'opportunità di alleggerire dal traffico la ciclabile di viale Europa, offrendo la possibilità di collegarsi al semaforo di via La Pira ed al prossimo sottopasso diretto alla Gronda Nord, “i lavori del quale inizieranno ad agosto”.

 

La pulizia delle statue e delle Porte

In chiusura, prima di passare all'ordine del giorno – qui il dettaglio – l'assessore Fabio Bergamaschi ha risposto all'interpellanza di Antonio Agazzi, della lista civica Servire il cittadino, secondo cui le statue marmoree di Porta Serio, “realizzata tra il 1805 ed il 1807”, meriterebbero di essere sottoposte ad una sostanziosa opera di ripulitura. Del medesimo avviso Bergamaschi che aveva già pronto il progetto di ripulitura non solo delle statue, ma anche di tutta l'area attorno a Porta Serio e persino di Porta Ombriano. Il tutto per un costo di circa 20 mila euro, 10 mila per Porta; progetto accantonato “per ovvie ragioni”; tradotto, carenza di soldi, con le risorse necessariamente destinate ad altro. L'assessore ha spiegato ad un molto insoddisfatto Agazzi che potrebbe vedere esaudita la richiesta nel caso venissero reperite le risorse necessarie: quando? “col prossimo bilancio”. Beninteso, forse.

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