18-03-2021 ore 10:24 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Vittime del Covid, tra memoria e speranza. Bonaldi: “Vediamo la luce in fondo al tunnel”

Con una breve cerimonia presso il famedio di Crema, il vescovo Daniele Gianotti e il sindaco Stefania Bonaldi hanno celebrato la Giornata della vittime del Covid. Il 18 marzo dello scorso anno in città sono arrivati i militari per la predisposizione dell’ospedale da campo, diretto dai medici dell’Asst di Crema col supporto della brigata Reeve di Cuba. Il 18 marzo è anche il giorno in cui i camion militari prelevavano le bare dei deceduti per Covid19 dal cimitero di Bergamo, per trasferirle verso i forni crematori delle regioni vicine. È stato anche il giorno col maggior numero di decessi su scala nazionale.

 

Conservare la memoria

“Ricordo le liste lunghissime dei deceduti che la nostra Monica, all’ufficio cimiteri, non riusciva a far stare nella pagina giornaliera della agenda; ricordo le lettere che ho firmato di mio pugno rivolte a forni crematori fuori regione perché si rendessero disponibili a cremare nostri defunti, ricordo quelle morti consumate nella solitudine e nell’angoscia dei familiari dei deceduti; nelle loro anime sono rimaste voragini di nostalgia e di senso di privazione che è impossibile colmare. Ricordo il silenzio composto ma carico di commozione quando, in piazza Duomo, insieme ai familiari delle vittime della prima ondata del Covid abbiamo deposto una lapide per conservarne la doverosa memoria. Le vittime della seconda e della terza ondata, non meno importanti né meno drammatiche né meno dolorose e che egualmente ci suscitano sofferenza, commozione e vicinanza per le loro famiglie”.

 

La luce in fondo al tunnel”

A distanza di un anno l’emergenza sanitaria non è conclusa. La Lombardia, come gran parte dell’Italia, è in zona rossa. Le scuole sono chiuse e le attività commerciali e produttive stanno attraversando enormi difficoltà. La speranza arriva dai vaccini. Crema sta predisponendo un hub vaccinale di massa presso l’ex tribunale, mentre proseguono le somministrazioni all’ospedale Maggiori. La strada è lunga, ma come sottolineato dal sindaco Bonaldi “ora vediamo la luce in fondo al tunnel”. Oggi pomeriggio, alle 15, al cimitero il vescovo Gianotti celebrerà coi sacerdoti cremaschi una messa di suffragio. Come “segno concreto di speranza – ha spiegato – stiamo attrezzando la cattedrale perché possa rispondere ai criteri di sicurezza necessari a consentirne l’apertura per tutto il giorno”.