18-03-2018 ore 18:36 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Anac sulla ‘svendita Lgh’, Rifondazione ora è soddisfatta. Bettenzoli: ‘volevano fare cassa’

“Abbiamo appreso con soddisfazione della bocciatura della svendita delle azioni di Lgh alla multiutility di Brescia-Milano A2a”. Come ricorda Piergiuseppe Bettenzoli “come Rifondazione Comunista ci siamo battuti in ogni modo contro questa operazione di privatizzazione della partecipata pubblica Lgh. Abbiamo presentato proposte di delibere nei consigli comunali”.


La delibera di Pianengo

“Scrp convocò l'assemblea dei sindaci e chiese un parere informale. Il presidente Pietro Moro sostenne che la decisione era di competenza del cda e che l'assemblea era stata convocata solo per informarla degli sviluppi. Pochi sindaci contestarono questa operazione, tra questi Giovanni Calderara di Agnadello: per lui era illegittimo cedere azioni Lgh senza gara pubblica. Il comune di Cremona, controllore di Aem, socio al 31% di Lgh, discusse l'operazione in consiglio comunale. La cosa inconcepibile, che la maggioranza dei sindaci accettò, riconoscendosi nell'operazione o standosene in imbarazzante silenzio pilatesco, è che un Cda decise la privatizzazione di una partecipata pubblica, per incamerare circa 10 milioni di euro. Questo Consiglio di amministrazione - sostiene Bettenzoli - risponda degli eventuali danni erariali, pagando di tasca propria".

 

Società cremasca servizi locali

“L’Anac - ribadisce l'esponente di Rifondazione - si è espressa in modo chiaro e duro contro questa operazione, sostenendo che non si poteva evitare la gara per la scelta dell'acquirente delle azioni Lgh, in quanto A2a è un'azienda privata e quotata in borsa che non può acquisire senza una regolare gara le azioni di una società partecipata, totalmente pubblica, come è Lgh. Dopo aver smantellato e consegnato ai privati i servizi gestiti dalla Società Cremasca Servizi Locali, aver ceduto il 51 % del pacchetto azionario di Lgh, per avere in cambio quattrini e lo 0.75% del pacchetto azionario di A2a, nella sostanza un’operazione in cui i comuni soci di Lgh non conteranno nulla”.

 

Il carrozzone di Scrp”

“I comuni del cremasco – sostiene l’esponente di Rifondazione - continuano a tenere in piedi il carrozzone di Scrp, inventandosi compiti da affidare a questa società di dubbia utilità, senza avere il coraggio di definirne ruolo, competenze, finalità chiare e condivise. Illuminante la vicenda dello Statuto, redatto da consulenti pagati da tutti i cittadini e rivelatosi un lavoro inutile, da rifare. Confidiamo nel fatto che il controllo di Lgh ritorni totalmente nelle mani pubbliche e che gli eventuali danni erariali che potrebbero essere rilevati dalla Corte dei Conti siano pagati da quegli amministratori che hanno votato a favore della liquidazione di Lgh”.

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